IL VIRUS DELLE EMOZIONI COLLETTIVE FUORI CONTROLLO (il virus più devastante in circolazione)
Il saccheggio ieri dei supermercati di Milano rappresenta per me il dato più preoccupante di tutti, perché collettivo e inconfutabile, di una giornata da morte della ragione: una popolazione terrorizzata, allo sbando, alla ricerca della notizia, falsa o vera poco conta, che confermi i propri timori, ipocondriaci che hanno bisogno di qualcuno che dica: si, hai ragione ad avere paura, è proprio così - e in questo riconoscere dignità alla propria ansia finalmente calmarsi. Malati di autoreferenzialità, in ansia perenne, con sistemi del mondo piccoli, ma inespugnabili anche dalle ragioni più evidenti. Inutile ricordare che parliamo di un'influenza che per quanto severa causa lo 0.2% di mortalità fino a 35 anni, ed è molto pericolosa, come qualsiasi influenza, solo in chi, anziano, soffre già di gravi patologie. Invece sta generando reazioni da bombardamento aereo in uno stato in guerra, con una conferma, questa si molto preoccupante, che al tempo dei social media, produttori di notizie senza scrupoli, politici, sciacalli, persone malate di protagonismo, hanno il potere di far perdere il lume della ragione al mondo intero.
Di questo virus, questa pseudo-informazione per giocare con le emozioni collettive, va costruito in fretta l’antidoto, perchè è questo il virus più devastante in circolazione. Mentre continuano a morire 3000 persone l’anno in auto, 80.000 per l’inquinamento, e nessuno si sogna di fermare auto, e produzione di inquinanti, mentre il cambiamento climatico è oramai in un punto di non ritorno, e tutti stanno fermi aggrappati alle proprie abitudini, la narrazione di un virus che arriva da lontano, prodotto magari in laboratorio, e trasmesso da qualche pipistrello, sta producendo il terrore, di generazioni educate più da Hollywood che dai libri di scuola.