I'M PUPA, AND YOU?
Ormai il valore dell'inclusività ha raggiunto quasi tutti i brand e tutte le aziende.
Ormai - e per fortuna - anche il mondo del beauty e del makeup ha rotto gli schemi degli stereotipi visti e rivisti, cominciando ad abbracciare tematiche che possano farci sentire parte di un mondo che non giudica e non pre-giudica determinate scelte piuttosto di altre.
Pensare, ad esempio, che una donna non possa indossare un rossetto rosso perché ritenuto: "troppo volgare", o che un ragazzo non possa truccarsi perché: "va contro la mascolinità dell'uomo", o ancora, una signora di una certa età non possa utilizzare un ombretto o un blush acceso perché: "vecchia". Ebbene, si chiamano STEREOTIPI e ci sono da sempre.
Per fortuna, però, le cose stanno cambiando. Vedere che in questo settore - che tralaltro è forse uno dei più indicati rispetto a questa tematica - brand molto conosciuti a livello nazionale e internazionale si stanno muovendo beh, è qualcosa di assai positivo.
Ci ha pensato L'Oréal, con il lancio del fondotinta "Accord Parfait", ci ha pensato Fenty Beauty (brand di makeup lanciato dalla popstar Rihanna), ci ha pensato Nabla, Mulac e tantissimi altri.
E adesso ci ha pensato anche Pupa, lanciando per la prima volta lo spot durante le pubblicità del 70esimo festival di Sanremo; un po' in stile Super Bowl, se vogliamo.
LO SPOT
Il messaggio comunicativo della campagna è molto chiaro: "I am what I am", non importa come, non importa dove, non importa perché; essere se stessi, questo è l'importante.
Il regista e fotografo Erez Sabag ha diretto la campagna e ha scelto uno sfondo neutro, magliette bianche con lo slogan identificativo e cinque personalità: quattro donne e un uomo. Interessante notare come la frase pronunciata dai testimonial risulti una specie di antitesi con quello che in realtà ci fanno vedere. In che senso?
"I'm sweet, I'm Pupa, and you?", recita la prima ragazza: outfit nero, guantoni e coda di cavallo parrebbero stridere con quanto stia recitando ma, al contrario, sono elementi che rappresentano proprio il messaggio dell'intera campagna. Fare pugilato, sudare, avere i capelli raccolti non esula dall'essere una persona dolce, come non significa non poter appartenere a quell'ampissima categoria di persone che utilizzano il makeup per sentirsi meglio e piacersi di più.
Lo stesso discorso vale anche per il ragazzo: "I'm rock, I'm Pupa, and you?", recita suonando un violino e mostrando fiero un bellissimo smokey eye sul rosso. Si può essere rock anche suonando uno strumento leggiadro e da orchestra e Pupa ne è la dimostrazione: punta sul trucco occhi e andrai alla grande.
Insomma, il brand milanese ha studiato una comunicazione ad hoc per chiunque, almeno una volta, si sia sentito giudicato per la sua persona e il suo modo di vestire/truccarsi o, semplicemente, ESSERE.
Si sta abbracciando così una bellezza vera, autentica, non convenzionale, per un senso di inclusività estrema. Il messaggio è importantissimo e ha in sé una forza assoluta, profuma di rivoluzione e di nuovo inizio, soprattutto per Pupa in quanto brand da sempre attento all'innovazione.
Innovazione è uguale a coraggio e voglia di combattere quei vecchi e impolverati pregiudizi a "suon" di rossetti, ombretti e bellezza.
Speriamo che il messaggio continui a diffondersi.
E tu? Che Pupa sei?