Investire il proprio denaro o lasciarlo “al sicuro” sul proprio conto?
Quanti interessi hai maturato negli ultimi cinque anni tenendo “al sicuro” sul conto corrente il tuo denaro? Presumibilmente la risposta più ovvia è zero.
Verrebbe da chiedersi quindi perché continuare a lasciarli fermi sul conto.
Per molti il motivo di questa scelta deriva dalla tranquillità mentale che ne scaturisce, oltre alla probabile pigrizia di cercare una sistemazione migliore. Si tratta di un senso di sicurezza e protezione che si pensa di ottenere evitando di mettere a rischio il proprio futuro.
Niente di più falso!
Tenere i soldi fermi sul conto corrente non farà altro che far perdere potere d’acquisto. Considerando che oggi abbiamo un’inflazione del 6%, possiamo dire che stiamo parlando di una perdita sicura molto alta.
Molti obiettano però che stiamo attraversando un momento di incertezza, derivante prima dalla pandemia e poi dalla guerra tra Russia e Ucraina. Questo porterebbe loro a ritenere più saggio immobilizzare del denaro a tasso zero piuttosto che incorrere in una perdita poco prevedibile.
Purtroppo anche questa è una credenza del tutto sbagliata.
Se analizziamo un semplice fondo bilanciato (45% obbligazionario e 55% azionario), possiamo vedere come in 5 anni avremmo ottenuto una performance di questo tipo:
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Dal 31/03/2017 a oggi abbiamo affrontato diverse situazioni difficili: un 2018 piuttosto complicato, la pandemia del 2020 con conseguente rialzo dell’inflazione e la guerra in Ucraina all’inizio del 2022.
La convinzione che stando fermi non si generino conseguenze non è realistica, in quanto i mercati in realtà silenziosamente sono saliti. I notiziari del resto enfatizzano termini quali “denaro bruciato”, “crollo dei mercati”, rispetto a situazioni di recupero.
Una simile dicitura è corretta a proposito del crollo di un palazzo o di un campo di grano bruciato. In finanza si tratta semplicemente di un trasferimento di ricchezza da un investitore impaziente a uno paziente.
Se c’è qualcuno che vende, c’è sempre anche qualcun altro che acquista. Se questo venditore è in perdita o semplicemente teme di perdere guadagni e ritiene quindi di dover agire in fretta e con più furbizia, di certo ci sarà qualcun altro che acquisterà a prezzo scontato.
Allora quanto denaro è opportuno tenere sul proprio conto corrente?
Una buona strategia è quella di conservare una cifra che può coprire i successivi 3/6 mesi. Per gli eventuali rischi esistono sempre le assicurazioni chiamate a coprire proprio questo genere di inconvenienti. Il restante denaro dovrebbe essere opportunamente investito tenendo conto dei propri obiettivi e della propria tolleranza al rischio. Magari destinare anche delle risorse per gli anni della pensione, per l’Università o i master dei propri figli, o ancora, perché no, al viaggio dei nostri sogni.
Ciò che è fondamentale però è “mai agire da soli”, senza l’aiuto di un professionista.
Sanno bene cosa significa tutti quegli investitori che negli anni hanno costruito il loro portafogli con titoli obbligazioni (anche in valute extra Euro), pensando di avere una cedola, e che oggi si trovano a subire notevoli perdite.