Io non credo nella fortuna, ma credo fermamente nell'assegnare un valore alle cose.
Perchè investire a caso quando la matematica può aiutarci a capire meglio come funzionano i mercati? La razionalità, e soprattutto la gestione efficace della componente emotiva, unite ad una piccola dose di numeri, possono aiutarci a fare la differenza quando ci approcciamo al mondo degli investimenti.
MERCATI ED INVESTIMENTI
Quanto mi rende? Visto che la maggior parte dei lettori di questa newsletter sono #consulentifinanziari sapete benissimo che questa è una delle domande più frequenti che i clienti (poco preparati) di solito vi fanno.
E voi, che sapete benissimo che prevedere il futuro è impossibile, vi affannate a spiegargli che non si può prevedere nulla, ma che si possono solo fare stime e conoscere quali sono i rendimenti storici e di lungo termine. Bene, perchè oggi voglio dare una mano a consulenti ed investitori per gestire al meglio gli alti e bassi del mercato azionario, in particolare di quello americano, di cui abbiamo più dati, e che soprattutto fa oltre il 60% del valore azionario mondiale.
Se vi dicessi che è più "facile" calcolare il rendimento azionario su 10 anni che su 1 anno mi credereste?
Ebbene è proprio così, perchè se i mercati azionari nel breve termine NON sono prevedibili, su orizzonti lunghi sappiamo benissimo quali sono i numeri e con quale grado di affidabilità siano più "certi". Quindi, se dovesse arrivarvi un cliente a chiedervi "quanto mi rende", provate a spiegarglielo così...
Rendimento Mercato azionario in 10 anni = Dividendi + Crescita utili +/- Fattore Speculativo
Quindi, la prima cosa che dobbiamo fare, è trovare queste 3 componenti (o quantomeno stimarle sui prossimi 10 anni) dopodichè, le dobbiamo mettere insieme.
Prima di farlo però, dobbiamo anche conoscere la storia, ovvero analizzare in periodo o contesti simili, quali sono stati i valori ed i risultati. Cominciamo...
Per l'analisi delle decadi, ci verrà in aiuto il Professor Burton Malkiel, che ha analizzato i dati storici dal 1947 al 2009.
Dove: DY = Dividend Yield (rendimento dividendi), CU (crescita utili annualizzata nel periodo), FS (Fattore speculativo, ovvero le valutazioni intese come CAPE ossia rapporto Prezzo/Utili "aggiustato" per il ciclo economico).
Per ciascuno dei 4 periodi quindi, abbiamo avuto:
Sempre per ciascun periodo, questi i valori di inflazione e CAPE:
A questo punto, avendo a disposizione tutti questi dati, possiamo fare il seguente ragionamento (per valutare quanto potremmo attenderci nella prossima decade):
Rendimento annuo azioni atteso nella decade = Rendimento dividendi (fine 2022) + Crescita utili attesa +/- Fattore speculativo
Rendimento dividendi 2022: +1.7%
Crescita utili attesa: considerato il periodo di inflazione che potrebbe collocarsi su valori intermedi tra il periodo 2 ed il periodo 3 = +7.4%
Fattore Speculativo: oggi il CAPE vale circa 29, quindi avremo un impatto negativo nell'ordine almeno del 6% (se consideriamo che le Banche Centrali sono decisamente più a sostegno qualora necessario)
Totale = +1.7% + 7.4% -6% = +3.1%
Questo è ciò che potremmo aspettarci su un orizzonte di una decade immaginando di iniziare nel 2023 ad investire nel mercato azionario. Poco? Vi aspettavate di più? Ecco cosa potete fare quindi per migliorare questi risultati...
Ecco quindi che un bravo investitore, o un bravo consulente, può capire come funzionano i mercati, ed agire di conseguenza.
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COMUNICAZIONE E PERSONAL BRANDING
Finalmente sono tornato in Italia, e finalmente ho partecipato ad un nuovo evento dal vivo, grazie a Pietro Di Lorenzo ed al suo bellissimo evento #InvestingNapoli.
Incontrarsi di persona, stringere mani, è decisamente un'attività divertente e produttiva. Ricordatevi cari consulenti, si comunica online, si fa brand online, e poi si chiude offline. Non va bene la sola presenza fisica, dove non avete scalabilità, ma non va nemmeno bene l'online 100%. Serve un giusto equilibrio, diciamo un 80/20, per citare Pareto.
Ecco quindi che durante questi incontri sono riuscito a parlare con molti consulenti finanziari, che oltre (e di questo vi ringrazio) ad aver comprato il mio libro, mi hanno chiesto come approcciarsi nel mondo online. A proposito, ho anche ricevuto diversi inviti a partecipare ad eventi clienti/consulenti di alcune reti private. Lo schema è questo: ti vedo/conosco online, ti seguo online, di persona concretizziamo.
Quindi ricordatevi che anche con i clienti, il giro dovrebbe essere più o meno questo. Perciò, strutturate la vostra personale strategia per seguire esattamente questi passaggi:
Brand/conoscenza ==> Approfondimento online (contenuti, authority) ==> incontro/chiusura dal vivo
LIBRI E LETTURE UTILI
Intanto devo ringraziarvi. Il mio nuovo Libro "Da Zero a 100.000 Euro" continua ad andare alla grande, e sempre (a proposito di incontri) è stato bellissimo vedere le tante persone partecipare alla mia presentazione ufficiale a Milano, nella bellissima libreria Hoepli Editore
Oggi voglio aggiungere, oltre al mio libro, anche un'altra lettura interessante. Si chiama "Trattato di Money Management" di Andrea Unger. Potete acquistarlo a QUESTO LINK.
Come sempre, è il mio referral link, a voi non costa nulla di più, ma Amazon mi riconosce una piccola commissione. A fine anno, documentato, tutti i proventi verranno devoluti all'Associazione AiBi, Amici dei Bambini.
Campione del mondo di Trading diverse volte, Andrea Unger in questo libro tratta la gestione appunto del Money Management, dall'apertura delle posizioni, alla gestione del capitale, per migliorare un aspetto che molto spesso investitori e Trader trascurano. Questa tematica, insieme alla gestione dei costi e fiscale, costituisce parte integrante della strategia.
PODCAST E ARTICOLI
Da qualche settimana ho deciso di inserire una quarta sezione in questa newsletter, dove vi inserisco i link di articoli utili, e contenuti che faccio o che ritengo interessanti in ambito Investimenti.
Come sempre poi ecco il nuovo episodio del mio podcast, sul calcolo dei rendimenti del mercato azionario
Ricordo infine che a settembre ripartono le nostre Masterclass sugli Investimenti: come scegliere i titoli migliori e per Asset Allocation e costruzione di un portafoglio di Investimenti profittevole. Potete iscrivervi a questo link, usando il codice sconto del 50% "telegramcaws".
Infine, GRANDE NOVITA': per gli appassionati di Certificati di Investimento, abbiamo aggiunto nella nostra offerta formativa di Colazione a Wall Street, una Masterclass dedicata al tema: sono 4 moduli e 3 ore di lezione (pratiche) che potete ascoltare e guardare quando volete. Vi metto come sempre il codice sconto del 50% "telegramcaws" per chi fosse interessato. Per approfondire trovate tutto a QUESTO LINK
Per qualsiasi altra informazione, potete contattarmi via mail all'indirizzo francesco.c@investing.com
Alla prossima!
Stai bene, fai consulenza bene,
Francesco Casarella
Financial Advisor presso Mediobanca Premier
1 annoGrazie ancora per la condivisione di molti spunti interessanti su Mercati, Portafogli e titoli. A presto!
Studente presso Università Ca' Foscari Venezia
1 annoIl risultato del basso rendimento porta a dire che non c'è alcuna convenienza a comprare azionario, come già qualcuno ha fatto notare. Noto inoltre che viene tirato in ballo il comprare sui ribassi, come se una strategia di AA avesse sempre una componente liquida (e non è così), piuttosto si potrebbe parlare di ribilanciamento. L'insensatezza del calcolo finale deriva però dal principio, ossia il fatto di prendere il CAPE come punto di partenza. Bell'indicatore certo per selezioni relative tra settori ma non per disamine sul mercato in generale. Perchè 10 e non 5 o 7 o 15? I calcoli cambierebbero parecchio con questa semplice variazione. Il punto di partenza è il P/E forward a 3 o 5 anni, che è il vero starting point per l'investitore di adesso. Usate quello e vedrete che il premio per il rischio misteriosamente scomparso con il CAPE magicamente riapparirà e spiegherà perchè un istituzionale compra comunque equity guardando al lungo periodo.
CEO Zefiro SCF | CFP® | Consulente Finanziario Autonomo | Migliora il tuo portafoglio investimenti, fai ordine nella tua pianificazione finanziaria, trova chiarezza, metodo e serenità |
1 annoCiao Francesco, spiace non essere potuto venire a Napoli quest'anno, sarebbe stata come dici tu un'ottima occasione per salutarci e scambiare due chiacchiere, ma non mancherà occasione, ad iniziare da Rimini. Volendo fare 2 calcoli grezzi a partire da quanto affermato da te, sottraendo dal 3,1% che viene fuori dal calcolo dei rendimenti attesi dell' azionario Usa per i prossimi 10 anni, il 3,50% (attuale tasso di rendimento sul decennale Usa, considerato come componente free risk), ne viene fuori che il premio al rischio è negativo, in altre parole alle condizioni attuali non conviene esporsi su tale mercato.
Consulente servizi bancari/finanziari/assicurativi
1 annoCiao Francesco, quindi secondo questi dati un etf msci world potrebbe rendere di più di un etf sp500 nella prosdima decade? Ed inoltre volevo chiederti se è preferibile investire in un solo etf msci world o ad esempio in tre diversi etf geografici, tipo usa, europa e china, in modo tale da poterli meglio modulare in questi anni. Grazie
Imprenditori
1 annoGrazie Francesco per ottimo contributo che hai dato a #InvestingNapoli23 PS La tua newsletter è sempre molto interessante 😉