LA CATENA PERIDEA: UN VIAGGIO NELLA MENTE DEL CONDUCENTE

LA CATENA PERIDEA: UN VIAGGIO NELLA MENTE DEL CONDUCENTE

AVETE MAI PENSATO A QUANTE DECISIONI PRENDIAMO AL VOLANTE IN POCHI SECONDI?


Da anni mi dedico alla formazione di conducenti di ogni livello, trasmettendo loro l'importanza di una guida sicura e consapevole. Nel mio percorso formativo ho sempre tenuto in grande considerazione la catena PERIDEA, uno strumento fondamentale per far comprendere ai partecipanti i meccanismi che governano la guida.

Ogni curva, ogni sorpasso, ogni semaforo rosso ci mettono di fronte a una serie di scelte che possono avere conseguenze importanti. Dietro ogni manovra si nasconde un complesso meccanismo mentale, una catena di eventi che parte dalla percezione e arriva all'azione. In questo articolo scopriremo insieme la catena PERIDEA, uno strumento fondamentale per comprendere la guida e migliorare la nostra sicurezza di marcia.

Immaginiamo la guida come un dialogo costante tra uomo, ambiente e veicolo (sistema UAV). Ogni frazione di secondo, il nostro cervello elabora una miriade di informazioni, prendendo decisioni che influenzano il nostro percorso.

Al centro di questo intricato processo troviamo la catena PERIDEA: un acronimo che sintetizza le fasi fondamentali della guida in sicurezza. 


PE = Percezione

RI = Riconoscimento

DE = Decisione

A = Azione

 

Analizziamo insieme questi quattro punti e vediamo come in ognuno di essi si può celare il pericolo.

 

1)        Percezione: il primo mattone

Tutto inizia dalla percezione. I nostri sensi, soprattutto la vista e l'udito, captano una miriade di stimoli: segnali stradali, altri veicoli, pedoni, condizioni atmosferiche. La qualità della nostra percezione è influenzata da numerosi fattori, tra cui:

  • Distrazioni: il telefono, la radio, i passeggeri, i pensieri possono distogliere la nostra attenzione dalla strada.
  • Condizioni ambientali: buio, nebbia, pioggia limitano la visibilità, mentre il rumore di fondo può rendere difficile percepire i suoni importanti.
  • Stato psicofisico: stanchezza, stress, assunzione di alcol o droghe alterano la nostra capacità di percepire correttamente gli stimoli. 

 

2)        Riconoscimento: dare un senso a ciò che vediamo

Una volta percepiti gli stimoli, il nostro cervello deve interpretarli. Il riconoscimento è il processo attraverso il quale attribuiamo un significato a ciò che vediamo. È in questa fase che possono insorgere errori, dovuti a:

  • Mancanza di esperienza: i conducenti meno esperti potrebbero non riconoscere immediatamente un pericolo.
  • Distorsioni cognitive: il nostro cervello può interpretare la realtà in modo distorto, ad esempio sottovalutando la velocità di un altro veicolo.
  • Condizioni ambientali: la scarsa illuminazione o la nebbia possono rendere difficile il riconoscimento di oggetti o persone.

 

3)        Decisione: scegliere la strada da seguire

Sulla base delle informazioni raccolte e interpretate, prendiamo una decisione. Questa fase è cruciale, poiché è qui che decidiamo se accelerare, frenare, sterzare o mantenere la rotta.

Le nostre decisioni sono influenzate da:

  • Emozioni: la rabbia, la paura o la fretta possono portare a decisioni impulsive e pericolose.
  • Esperienza: i conducenti più esperti tendono a prendere decisioni più rapide e accurate.
  • Condizioni del traffico: il traffico intenso o le situazioni di emergenza richiedono decisioni rapide e precise.

 

4)        Azione: tradurre la decisione in un comportamento.

L'ultima fase della catena è l'azione, ovvero la messa in pratica della decisione presa. La nostra capacità di eseguire correttamente un'azione dipende da:

  • Tempo di reazione: il tempo che intercorre tra la percezione di un pericolo e l'inizio dell'azione correttiva.
  • Coordinazione: la capacità di coordinare i movimenti del corpo e del veicolo.
  • Condizioni del veicolo: un veicolo ben manutenuto risponde meglio ai comandi del conducente.

 

DUNQUE, COSA POSSIAMO FARE PER MIGLIORARE LA NOSTRA SICUREZZA, QUANDO SIAMO ALLA GUIDA DI UN VEICOLO?


  • Essere consapevoli della catena PERIDEA: comprendere il funzionamento di questo meccanismo ci permette di identificare i nostri punti deboli e lavorare per migliorarli.
  • Ridurre le distrazioni: limitare l'uso del telefono cellulare, evitare di mangiare o bere mentre si guida, mantenere un'attenzione costante sulla strada.
  • Aumentare la nostra consapevolezza: essere sempre pronti a reagire a situazioni impreviste, mantenendo una distanza di sicurezza dagli altri veicoli.
  • Mantenerci in forma: un buon stato di salute fisica e mentale ci permette di reagire più rapidamente e con maggiore precisione.
  • Seguire corsi di aggiornamento: partecipare a corsi di guida difensiva può aiutarci a migliorare le nostre competenze e a prevenire gli incidenti.

 

In conclusione, come sottolineato dal compianto Prof. Franco Taggi e dall'Ing. Pietro Marturano nel libro 'L'onda lunga del Trauma: “La catena PERIDEA rappresenta un processo fondamentale nella comprensione dei meccanismi che sono alla base della sicurezza stradale e per l’analisi delle dinamiche di un incidente stradale. Ogni anello di questa catena, dalla percezione iniziale all'azione finale, può influenzare l'esito di un evento."

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Foto di Alexandre Boucher (Unsplash)

 

Il tema dovrebbe essere approfondito nelle autoscuole

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