La competenza Tex Willer
Da tempo ho inserito tra le mie competenze l'antica e profonda conoscenza delle avventure di Tex, ma nessuno mi conferma la faccenda. Mi fa molto piacere il trionfo di Marketing piuttosto che di PR e Social media, ma Tex resta mestamente a quota zero. Quel che segue va alla ricerca di proseliti e sodali. Anche perché uno al lavoro porta anche le sue passioni. Forse soprattutto quelle. Altrimenti si rischia il compitino. E oggi con i compitini non si va certo lontano.
Nonostante mille avventure e la bellezza di cinquanta disegnatori, in 70 anni Tex non è cambiato di una virgola, o quasi. E tuttavia è di gran lunga il fumetto più venduto al mondo. Forse il segreto sta proprio qui: Tex è sempre identico a se stesso. Fin dal primo albo, «La mano rossa», incarna quel profondo senso di giustizia che lo porta a difendere deboli e perseguitati. Una difesa senza se e senza ma. È granitico, ecco. E questo ci porta dritti a un altro aspetto: ben prima che in tanti film di successo, Tex ha riconosciuto ai nativi americani valori quali lealtà, fierezza, ecologia profonda. Non vi basta? Il ranger mette sempre al primo posto l’amicizia: sopporta quel vecchio cammello di Carson, ammira il talento guerriero di Tiger Jack, corre in soccorso di compari sparsi tra i ghiacci del Saskatchewan o i deserti infuocati dell’Arizona, con qualche malsana palude a completare. E in famiglia? Il figlio Kit è libero di vivere le sue brave avventure, anche quando la rischia più del dovuto. Il giovanotto gli assomiglia troppo per immaginare di mettergli il morso. Tra l’altro da ragazzo Tex era stato ricercato, ne aveva combinate di ogni per vendicare padre e fratello. Ma una volta indossata la stella di ranger, per i pendagli da forca la vita si è fatta impossibile. Questi spadroneggiano con perfidia e dannazione? Niente paura: prima o poi le vittime allertano il ranger, ovvero il nostro chissà perché è di strada; in ogni caso, tra sganassoni e pistolettate rimette tutto a bolla. Domanda: come fai a non stufarti di uno che fa sempre la cosa giusta, mai un dubbio che è uno, non ha paura di niente e di nessuno, scampa a ogni imboscata e soprattutto sconfigge i malvagi con sublime sprezzatura? Ma per tutti i diavoli! Perché le sue avventure regalano la certezza che i vigliacchi non l’avranno mai vinta. A pensarci bene, Tex è il miglior antidoto per il nostro mondo ammalorato e sghembo. Da questo punto di vista, non è che i giganti della Marvel abbiano inventato chissà che: chiaro, la fanno un po’ più complicata, dato che i vari Luke Cage, Iron Fist, Daredevil e compagnia bella si portano dietro un sacco di dubbi su perché e percome impiegare i loro poteri. Ma se il cammino è tortuoso, l’esito è comunque scontato: anche loro si metteranno al servizio dei deboli e degli oppressi. Insomma, quel che ci avvince in queste serie tv è già nero su bianco negli albi del ranger. Solo che Tex ha qualcosa in più. Un’arma segreta: l’attesa. Per una nuova avventura di Tex ti tocca aspettare il 7 del mese seguente. Niente anticipi o scorciatoie, le cose belle meritano tempo, pazienza, amore. Barba di Matusalemme ballerino! Ma davvero questo tizzone d’inferno ci insegna la pazienza? Proprio così, e si tratta di una virtù ben riposta: albo dopo albo l’ordine sarà ristabilito, il bene trionferà sul male, la speranza avrà ancora, e sempre, corso legale.