La Scimmietta Zizì e Meo Romeo

La Scimmietta Zizì e Meo Romeo

Ci sono giocattoli che sono in grado di racchiudere in sé il genio e la fantasia dei loro progettisti, per anni, per sempre.

Alla fine degli anni Quaranta la Pirelli-Pigomma si rivolse a Bruno Munari per studiare una nuova applicazione della gommapiuma, innovativo materiale brevettato proprio dall’azienda già negli anni Trenta.

“Era nata da poco la gomma piuma con la quale venivano realizzati materassi e imbottiture varie. Un giorno un dirigente della Pirelli mi chiede: Che cosa si può fare con la gommapiuma oltre che materassi? Mi feci dare dei campioni di questo nuovo materiale e cominciai una sperimentazione, per capire quali altre cose si potevano progettare in modo che l’oggetto progettato fosse coerente col materiale e con le sue qualità. La qualità più evidente si manifestava attraverso il tatto. Un qualunque pezzo di gommapiuma, manipolato da un bambino, comunica la morbidezza, l’elasticità del materiale che sembra vivo e che, a un bambino, fa venire in mente la stessa sensazione che si prova a tenere in braccio un gattino o un piccolo animaletto”
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Fu così che nel 1949 Bruno Munari progettò un giocatto di gommapiuma "armata", ovvero con un'anima in filo metallico ritorto, il gatto Meo Romeo. Quattro anni dopo fu la volta della Scimmietta Zizì, che valse al suo poliedrico ideatore la vittoria della prima edizione del prestigioso premio Compasso d'Oro, massimo riconoscimento nel campo del design promosso da

La scorsa settimana è arrivata a casa mia la Scimmietta Zizì. Sono riuscito a vincerla all'asta su Ebay. È un giocattolo romantico, che si arrampica dappertutto e si adatta alle situazioni. Anche Pablo Picasso ne possedeva una, che teneva nel proprio studio. A quelli che gli chiedevano di chi fosse, lui rispondeva: “L’ha ideato un filosofo italiano: Bruno Munari”.

Se qualcuno avesse visto Meo Romeo in giro, me lo faccia sapere. Zizì vorrebbe tanto stare in sua compagnia!

Conservare l’infanzia dentro di sé per tutta la vita vuol dire conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire, la voglia di comunicare - Bruno Munari


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