Le prestazioni dei grandi supermercati: da Iperal ad Alì sino a Pac 2000 e CIA, ma tra Selex e Conad è sfida
Un supermercato con area vendita di 2000 mq può essere considerato di vicinato? Un tempo era impossibile definirlo così però, il cambio che la #gdo ha compiuto in questi anni è stato tale, che oggi l'accezione può essere adeguata.
D'altronde basta guardare chi sono gli attori del retail protagonisti in questo specifico formato di vendita. In un articolo pubblicato qualche tempo fa, GDONews aveva stilato un ranking delle insegne leader nel cluster 1501-2500 mq, e si era scritto che il leader è Selex Gruppo Commerciale con una quota di mercato pari al 29,6%. Seguiva Conad con una quota pari al 14,2%, leggermente inferiore a quella che esprime sul totale GDO, e poi Coop Italia terza con il 12,9%, anche in questo indicativamente la sua espressione è quella del suo valore di mercato.
Tutte questi grandi gruppi appartengono a pieno titolo alla cosiddetta DO, e da sempre presidiano bene il mercato della prossimità.
L'articolo citato descriveva una serie di dati di estremo interesse: ad esempio, Selex in questo cluster di vendita, in sei anni, ha praticamente raddoppiato il suo fatturato, passando da 2,2 miliardi di euro nel 2016 a 4,1 nel 2022. Il fatturato medio dei suoi punti vendita è, però, inferiore sia alla media espressa da Coop, sia a quella espressa da Conad. Ma è molto superiore a quella di Carrefour, che nel segmento possiede una quota pari al 3,1%, in forte calo da qualche anno ad oggi.
Il fatturato medio di Coop e Conad è molto simile, mentre VèGè ha un indicatore inferiore. Nell'articolo sotto sono descritte nel dettaglio tutte le prestazioni dei protagonisti del mercato
Rispetto al formato di vendita immediatamente inferiore (801-1500), questo non vede la concorrenza dei Discount. La ragione è molto semplice: il loro referenziamento arriva, nella migliore delle ipotesi, a circa 3.200 referenze, troppo poche per ottimizzare gli spazi di vendita. Il cluster, infatti, è congeniale solo per i supermercati di grandi dimensioni, che possono offrire assortimenti che superino le 10 mila referenze.
Nel 2016 quest'area del mercato produceva un fatturato pari a 11 miliardi di euro. La crescita che i retailer prima menzionati hanno compiuto è stata consistente in questi anni, pari al 24%. Nell'articolo sotto sono descritti tutti i dati nel dettaglio
Nel solo nord ovest si producono 4,4 miliardi di euro, in crescita del 14% negli ultimi sei anni. Ma se il fatturato prevalente è ubicato in area 1, sono le altre aree del paese che negli ultimi anni sono cresciute maggiormente in percentuale. Ad esempio, il nord est, con i suoi protagonisti - i soci di Selex in primis - è stata la zona che è cresciuta moltissimo, così come in area 3. E' pur vero che in centro Italia è necessario sottolineare che la Toscana, in questo contesto, gioca un ruolo fondamentale, senza nulla togliere ad attori come Pac 2000, Gross a Roma e Magazzini Gabrielli, ottimi protagonisti del comparto che hanno contribuito ad incrementare il fatturato con un'ottima definizione di questi moderni cluster di vicinato.
Il sud è cresciuto quanto nord est e centro Italia in termini percentuali, sebbene in valore assoluto esistono delle differenze consistenti con le altre aree del paese. Nell'articolo sotto tutti i dati nel dettaglio
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GDONews ha dedicato una serie di articoli alle prestazioni economiche dei protagonisti di questo cluster di vendita, in un arco di tempo che va dal 2012 sino all'ultimo bilancio, quello del 2021.
In una pubblicazione, ad esempio, abbiamo messo a confronto il gruppo Alì Supermercati (Selex) con Migross Spa (VèGè). Il primo è un grande protagonista della prossimità moderna che stiamo raccontando in questa newsletter, il secondo è più concentrato sullo sviluppo di format inferiori, seppur moderni.
Ebbene, il risultato dell'analisi ha spiegato come la crescita dei ricavi sia stata consistente per entrambe. Incredibile è la patrimonializzazione di Alì che con un fatturato di 1,162 miliardi ha portato a bilancio uno Stato Patrimoniale di 800 milioni di euro. Diversa la situazione di Migross, come diverso è il modello di business, che opera anche con l'affiliazione. Il fatturato di Migross è stato nel 2021 pari a 509 milioni di euro con uno Stato Patrimoniale di 189 milioni di euro. In ogni caso si tratta di una eccellente DO. Nell'articolo sotto si possono leggere tutti gli indicatori dei due retailer nella loro progressione dal 2012 al 2021
Anche il nord ovest ha visto evolvere diversi retailer in questo particolare cluster di vendita, e due di questi sono stati oggetto di studio in un nostro recente articolo: Iperal Supermercati s.p.a. e Tigros S.p.A..
Nel 2012 Iperal fatturava 474 milioni di euro, per arrivare a 1,043 nel 2021. Alla stessa maniera Tigros è passata dai 350 milioni del 2012 a 884 nel 2021. Gli Stati patrimoniali delle due imprese del gruppo Agorà sono molto buoni, però diversi dai precedenti. L'articolo menziona tutti gli indicatori (ricavi, ebitda, stato patrimoniale) mettendoli a confronto, per gli abbonati il confronto si può estendere anche a tutti gli altri gruppi coinvolti negli studi.
Altri due eccezionali attori di questo cluster sono le due cooperative di Conad: #pac2000 e COMMERCIANTI INDIPENDENTI ASSOCIATI SOC COOP. La prima è passata da un fatturato di 1,553 miliardi nel 2012 a 3,348 nel 2021, mentre la seconda è passata da 870 milioni di euro a 1,642 miliardi. Le patrimonializzazioni di entrambe, descritte nell'articolo sono decisamente rilevanti, soprattutto quella di CIA. Nell'articolo tutti i dati delle due imprese cooperative a confronto