Meglio dedicare più tempo alla cura dei contenuti o alla ricerca di follower/like/condivisioni?
E’ l’annoso dilemma attraverso cui, chi più, chi meno, ciascuno di noi, almeno una volta nella sua vita si è imbattuto. Quali o pro e i contro del dilemma? Quali strategie? Quali esiti?
In quasi vent’anni di vita e di lavoro nel web, con la frequentazioni di luoghi assai differenti tra loro, con l’adozione di finalità, strategie e con persone le più disparate possibili, grazie all’osservazione di colleghi, “Influencer”, allo studio, alla riflessione personale, alla tanta pratica sul campo, ho potuto trarre alcune considerazioni di carattere generale.
Nel tempo ho sperimentato contesti sociali, formativi, informativi, ludici, aziendali di settori ed estrazioni differenti. Sicuramente le tematiche, i luoghi, le persone con cui credo di avere maggiore familiarità riguarda gli aspetti del benessere, emotivo, fisico, mentale, psicologico, spirituale, alimentare, educativo, d’intrattenimento.
In tali frangenti il modo di porre sé e i propri contenuti, corsi, percorsi, offerte e quanto altro la mente umana suggerisce sono i più disparati. Ho avuto modo di osservare modalità molto precise, mirate all’obiettivo, efficaci, concrete, così come all’opposto, estremamente dispersive, superficiali, invasive per gli utenti.
Dal canto mio personale ho sperimentato diverse modalità, toni, contesti, pur restando fedele ad alcuni principi di fondo:
- Il mio modo personale e professionale d’essere
- I contenuti che mi competono
- L’ascolto del bisogno del prossimo con relativo atteggiamento positivo e propositivo, per quanto a me possibile
- Un approccio mai invasivo
- La cura delle relazioni a prescindere da qualsiasi altra finalità.
Questo almeno nelle intenzioni. I risultati, per certi versi, vanno in questa direzione: sembra che l’obiettivo della coltivazione ciascuno del proprio Personal Branding, a mio avviso mai raggiunto una volta per tutte, sia in fase di realizzazione, ogni giorno. Pur, ovviamente, con tutti gli alti e bassi del caso, come accade, credo, a ciascuno di noi.
Relativamente alla domanda specifica iniziale, volutamente assai provocatoria, posso formulare queste osservazioni, secondo quel che ho potuto constatare dalla mia prospettiva, senza la pretesa di generalizzare né essere a tutti i costi esauriente:
- I contenuti di qualità pagano, soprattutto nel lungo termine, in termini di visibilità, fidelizzazione, reputazione
- I contenuti di qualità possono fare perdere dei follower o indurre pochi like/condivisioni, almeno nel breve termine
- I contenuti brevi e/o di scarso spessore, le citazioni generaliste, ecc, possono innalzare ampiamente il numero di follower/like/condivisioni
- I contenuti brevi e/o di scarso spessore, le citazioni generaliste, ecc, possono suscitare ampi numeri di interazioni
- Lunghezza dei contenuti e “tone of voice” non sono concetti assoluti, ma relativi ai contesti e al target e vanno declinati di conseguenza
- Dedicarsi alla ricerca e coltivazione di contatti non è qualcosa di alternativo né esclusivo rispetto alla cura dei contenuti: si deve saper dedicare tempo ed energia parimenti ad entrambe le attività
- Dalla cura delle relazioni a prescindere da altre finalità secondarie nascono i rapporti umani, quelli concreti, che danno valore aggiunto a noi personalmente e professionalmente
- Per coltivare i rapporti umani servono obbligatoriamente: tempo, apertura, energia, disponibilità, ascolto non giudicante, dentro e fuori dal web
- Dall’ascolto del prossimo, non giudicante, nascono le idee e i contenuti migliori
- Ergo: i contenuti potenzialmente più “virali” ce li suggeriscono proprio i nostri interlocutori
- Ultimo, non ultimo, anzi forse primo: conoscere se stessi, umanamente e professionalmente, mettere a disposizione la propria persona e professionalità, indirizzarla verso l’ascolto e la risposta ai bisogni del prossimo, senza a tutti i costi distorcere la propria natura, diventando “tuttologi”, ma facendo ciò con naturalezza, autenticità, umanità.
- Piccolo corollario: non pretendere di piacere né rispondere ai bisogni di tutti. Ciascuno ha la sua specificità, un quantum ben definito di tempo ed energie. Meglio una nicchia umana e professionale ben coltivata e rispondente, che non una schiera di “contatti” poco fidelizzati che al primo alito di vento scappano via.
Che ne dite: Come è la vostra esperienza in merito?
Coach, Psicologa, Social Media Specialist
Marketing Strategist Consultant B2B📌 | Lead Generation Projects 📈 | Export Projects 🌍
9 anni"Dall'ascolto del prossimo, non giudicante, nascono le idee e i contenuti migliori." Sono assolutamente d'accordo. L'ascolto attivo, unito ad un sano confronto, crea nuove prospettive, dando una visione d'insieme più completa.
Fotografo freelance, gestione Google My Business, creatore di contenuti per il WEB.
9 anniDi primo impatto, a livello emozionale, mi viene in mente questo: abbassare la testa e lavorare a più non posso. Ma in questo modo si rischia solo di perdere tempo prezioso. Creare un buon contenuto è fondamentale anche per il futuro, quando le persone troveranno nei risultati di ricerca ciò che hai prodotto. Dedicare il tempo a creare nuove relazioni è altrettanto necessario, senza contatti non si costruisce nulla. Alla fine credo proprio di non sapere quale sia la risposta giusta, quindi vado sul sicuro: un po' e un po'. Ciao Anna Fata anna.fata(at)iol.it
Business Plan & Strategie Marketing BAR
9 anniCara Anna... Grazie! Un contributo davvero utile
Ingegnere Edile - Libero Professionista presso Lavoratore autonomo
9 anniAnna Fata ti ringrazio per queste riflessioni, apparentemente scontate, ma sempre valide ed attuali. E' sempre una questione di qualità e non di quantità.
Giornalista | Media relations | PR
9 anniPost interessantissimo, soprattutto per chi - come me- si è affacciato da relativamente poco tempo alla comunicazione. Mi sono posto obiettivi di lungo periodo, all'inizio ho ascoltato molto e sperimentato senza l'ansia dei like e delle condivisioni, cercando di capire cosa fosse realmente interessante. Oggi posso dire che la qualità paga, magari non subito e senza numeri da da capogiro, ma paga!