Accrescere la motivazione in ambito organizzativo prestando attenzione alle persone.
La motivazione è il processo che concorre a determinare il comportamento di una persona. Essa è fondamentale nella vita di un individuo perché rappresenta la spinta che fa muovere verso i propri scopi.
La motivazione si differenzia in estrinseca ed intrinseca; la prima si rivolge ad uno scopo esterno che ci permette di ottenere un premio, una ricompensa, delle lodi, evitare situazioni spiacevoli. Quella intrinseca si caratterizza per il fatto di essere mossa da una spinta interna profonda derivante da esigenze personali di miglioramento, di perseguimento dei propri valori, di autorealizzazione. Per quanto sia importante la motivazione estrinseca essa si differenzia da quella intrinseca perché quest’ultima fa riferimento alle risorse più profonde del soggetto.
In ambito organizzativo, superare la leva motivazionale estrinseca - tipologia di contratto, avanzamenti di carriera - permette di concentrarsi su aspetti più impattanti che permettano di guidare le sfide di rinnovamento alle quali siamo chiamati a dare risposte in ambito lavorativo.
Favorire la motivazione intrinseca significa permettere alle persone di vivere esperienze lavorative che non siano caratterizzate solamente dal raggiungimento di performance e obiettivi, ma anche da un contesto relazionale significativo, in cui vi sia condivisione di scopi chiari, nel quale i talenti dei singoli siano apprezzati e valorizzati.
La motivazione intrinseca si nutre della possibilità di allineare gli scopi, i valori e i bisogni aziendali con quelli del singolo per realizzare una condivisione nella quale il contributo del lavoratore sia caratterizzato da positività, creatività ed energia positiva. Al contrario, relegare l’aspetto motivazionale solamente a fattori di natura estrinseca, potrebbe determinare un fisiologico e progressivo calo dell’entusiasmo e interesse del lavoratore verso una quotidianità routinaria e svuotata di significato con importanti ripercussioni negative a livello organizzativo.
Le persone sono più disposte a mettersi in gioco qualora vengano stimolati aspetti motivazionali come la chiarezza dello scopo organizzativo e personale, l’autonomia operativa e decisionale, la qualità delle relazioni, la possibilità di continua crescita personale e professionale.
Uno stile di leadership orientato all’innovazione, alla formazione continua, all’ascolto di bisogni e aspirazioni dei collaboratori, alla gestione delle emozioni dei singoli e del gruppo concorre alla creazione di team solidi, duraturi, ad alta prestazione, caratterizzati da un’elevata qualità di benessere organizzativo.
Momenti di confronto con i singoli lavoratori permettono di conoscere e valorizzare il contributo di tutti nell’ottica di verificare quanto siano condivisi i valori personali rispetto a quelli aziendali. L’abilità, in termini di leadership, consiste nel facilitare l’emersione di contenuti non esplicitati che una volta scoperti possano concorrere all’arricchimento collettivo in un contesto di rispetto e non giudizio.
La creazione di gruppi di lavoro motivati richiede di agire buone prassi tra le quali riveste un ruolo fondamentale la costante l’attenzione nei confronti dell’altro. Investire nella relazione permette alle persone di essere riconosciute per il contributo fornito in un ambiente fortemente motivante.