OGGI DOMANI DOPODOMANI
La parola “domani” è stata inventata per le persone indecise e per i bambini.
(Ivan Turgenev)
C'è un comune atteggiamento che noto nei rapporti con imprenditori, consulenti o commercialisti; fino a che è possibile si tende a non affrontare gli effetti che possono essere prodotti da nuove regole, leggi o normative, nonostante l'importanza e nonostante le negatività ancor più rilevanti che possono emergere dal non prendere di petto le problematiche stesse.
Intendiamoci….ognuno ha le sue giustificazioni, le proprie motivazioni e non penso che la nostra società sia assalita da un insano masochismo.
Occorre poi riconoscere che l'atteggiamento sopra descritto ben si sposa con quanto avviene a livello generale nell'ambito della nostra vita sociale e politica, dove emergono innumerevoli esempi di "spostamento in avanti del problema"; si tende a vivere l'oggi senza considerare l'impatto sul domani, quasi a voler limitare il proprio raggio di azione e di influenza.
Non poteva fare eccezione il tema sollevato dalla riforma sulla crisi di impresa, dalle modifiche dell'articolo 2086 del Codice Civile e dall'innovazione dettata dai sistemi di allerta interna, in buona parte entrati in vigore già a marzo di quest'anno, se ne comprende forse l'importanza, ma ad oggi non viene considerata come una priorità per l'impresa, preferendo spostare più in là il problema.
Del resto, comportamento analogo ci fu negli anni 2000, allorquando gli aspetti connessi all'avvento di Basilea 2 vennero assolutamente trascurati da tutti gli interpreti interessati (banche, aziende, commercialisti), tanto da non comprenderne invece il forte impatto che la normativa in questione avrebbe avuto nel rapporto banca/impresa, nella valutazione del rischio, nel costo in rapporto alla valutazione emersa.
Sembra oggi addirittura passare inosservato l’aspetto connesso alla dimostrazione che l’impresa deve esplicitare sulla cosiddetta “continuità aziendale” e su tutto ciò che ne deriva (pianificazione, business plan, gestione della tesoreria) ; anziché cogliere al volo l’opportunità si procrastina la cosa.
Credo sia il momento di passare alla fase di crescita; lo stallo e la staticità in cui ci si è arenati deve essere superato, se si vuole guardare in avanti con piglio positivo….i tempi sono sempre più stretti.
Non illudetevi che le cose importanti possano essere rimandate fino a domani ; i casi sono due: o possono essere rimandate per sempre o devono essere fatte ora.
(Mignon McLaughlin)