Sanremo, che vorrei vedere ...
Un festival che vorrei vedere

Sanremo, che vorrei vedere ...

Sanremo – a modo mio

Da telespettatrice, consumatrice di spettacolo vorrei vedere UN FESTIVAL DIVERSO  

Può lo spettatore immaginarsi un altro tipo di Sanremo?

Parlando di autori, cantautori, testi

Il testo può essere recitato da attori, nuovi talenti – lotteria dei attori partecipanti? Selezione in base a cosa? Piacere a chi? Entrate di satira, tipo <<Bagaglino>> 10/15 minuti per divertirci un po’. Non tipo “appalto” – tutto il lavoro solo … No, tenere incollati oggi milioni di telespettatori  merita tutta l’attenzione.

Presentatori: cantanti e attori

Presentare in coppia, a giornate alterne, facce nuove e perché no, una formula di <<The voice junior e senior>> in radio, sentire e votare il pubblico, senza conoscere la persona, età, nulla – i vincitori si esibiranno  a Sanremo. Opportunità? Mistero piace sempre. Perché è il Festival della Canzone, ma non si può ignorare LA VOCE DEL CANTANTE, come non si può ignorare IL TESTO, L’AUTORE DELLA CANZONE. Si rischia di amare il testo e ignorare l’autore del testo, esaltare il cantante e dimenticare il compositore, l’autore del testo, poiché raramente parliamo di cantautori. Dare spazio, importanza a chi interpreta, senza dimenticare chi è il compositore e l’autore del testo (paroliere). Raramente sono conosciuti dal pubblico. Sarebbe ora che anche loro siano rivelati al pubblico. Come dire: quando il cantante si esibisce, il compositore ed il paroliere siano anche loro, lì, alla vista.

Presentatori: Iva Zanicchi e Luca Laurenti - divertenti. Monica Guerritore e Luca Ward,



invitati per spiegarci le "stranezze della vita", Don Ernesto Piraino che da poliziotto diventò  sacerdote e Don Domenico Manuli, da stilista di moda diventò sacerdote.  





Anna Maria Barbera con le sue ultime e Teresa Mannino e tanti altri … Una “serie” incrocio tra Bagaglino e Zelig. Non esiste concorrenza quando si tratta dell’unico Festival della Canzone del popolo italiano, la recitazione è arte, la poesia è arte. Meno si parla di “affari loro” e più di affari di tutti, del bene di tutti, meglio è. Un po' di sale e pepe. Questo è il cocktail che io vorrei vedere. Senza offendere ...

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