Unità di crisi: Marsilio, l’Abruzzo torna in zona gialla

Unità di crisi: Marsilio, l’Abruzzo torna in zona gialla

Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha partecipato alla riunione dell’Unità di Crisi per analizzare le misure da adottare, dopo l’analisi dell’andamento epidemiologico settimanale, attraverso la nuova ordinanza che entrerà in vigore da oggi 26 aprile.

Una settimana che ha visto l’indice RT scendere rispetto a quella scorsa, assestandosi a 0,84, con un ulteriore alleggerimento per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto in ospedale.

“L’Abruzzo torna in zona gialla – ha dichiarato il presidente Marsilio – Il numero dei contagiati è in diminuzione, abbiamo la provincia di Pescara che questa settimana ha registrato parametri da zona bianca, essendo sotto i 50 casi ogni centomila abitanti, l’intero Abruzzo è sceso sotto cento. Alcune situazioni continuiamo a monitorarle anche perché con la riapertura delle scuole si sono registrati alcuni focolai. E’ evidente che con la riapertura delle attività all’aperto ci potranno essere maggiori rischi, quindi bisogna sempre tenere alta la guardia e utilizzare tutte le precauzioni con le misure di protezione nella massima serietà.

Restano in zona rossa undici Comuni che registrano una incidenza superiore a 250, escono i centri più importanti della Marsica che dopo il periodo di restrizione hanno registrato la diminuzione dei contagi. Le scuole riapriranno, così come deciso dai dirigenti scolastici in presenza al 70% e al 100% nelle quinte classi dove gli studenti stanno preparandosi agli esami di maturità. La stessa percentuale di presenza a Giulianova, unico Comune in zona rossa dove ci sono istituti superiori.

Per quanto riguarda i vaccini – ha concluso il presidente Marsilio – vanno incrementate le somministrazioni e per questo motivo le Asl di Pescara e dell’Aquila stanno organizzando a partire dalla giornata di domenica punti vaccinali dove i cittadini sopra i 60 anni potranno recarsi senza appuntamento per ricevere una dose di Astra Zeneca. E proprio su questo vaccino faccio di nuovo l’appello perché questo timore che ha portato a molte rinunce è del tutto ingiustificato e si rischia di azzoppare una campagna vaccinale che è l’unica vera arma per combattere il virus e mettere in sicurezza il territorio e i cittadini”. Le province di Chieti e di Pescara non hanno comuni soggetti a restrizioni.

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