Silvio: "Caro Boris, in Italia le tasse sul reddito possono arrivare fino al 43% per i redditi più alti! E da voi in Inghilterra?" Boris: "Oh, Silvio, qui non siamo molto lontani, il massimo è il 45% per i redditi che superano le 150,000 sterline. Ma ditemi, avete una soglia più bassa per l'aliquota massima?" Silvio: "Certo, Boris! La nostra aliquota massima inizia da 75,000 euro. E come gestite le deduzioni?" Boris: "Abbiamo una serie di agevolazioni fiscali, ma si sa, il diavolo è nei dettagli! E voi?" Silvio: "Anche noi amiamo un buon sconto fiscale, ma tra noi due, chi spende meglio i soldi dei contribuenti?" Boris: "Ah, Silvio, su quello, decide il pubblico!" #italians #redditi #confronto #dialoghi
Post di Studio SDC
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Sai che se guadagni tra 28.000 euro e 50.000 euro, il prossimo anno potresti pagare meno tasse? Di quanto di ridurrebbero nel 2025 le imposte? Si tratta di un annuncio fatto, ormai, mesi fa, che coinvolgerebbe il ceto medio. Meno tasse da pagare per chi guadagna dai 28.000 euro ai 50.000 euro, con la possibilità che la sforbiciata sia ampliata fino ai 60.000 euro di reddito annuo. La novità potrebbe essere inserita nella Legge di Bilancio 2025. A ribadire le intenzioni del Governo è Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle Finanze, il quale specifica che la strada che si intende seguire è quella iniziata lo scorso anno, ma intervenendo sul ceto medio. Le ipotesi al riguardo, avanzate fino a ora, sono molteplici e riguardano una riduzione del peso dell’Irpef per gli scaglioni successivi al primo.
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Inaccettabile
Giornalista TV: mi occupo di finanza, economia e calcio. Lavoro a Mediaset Tgcom24 e per E-Planet su Italia Uno. Modero e organizzo convegni. Amo viaggiare, il tennis e lo snowboard. Due figli. La notizia prima di tutto.
IL CETO MEDIO E' RICOVERATO L'altro giorno in un post condiviso, discusso e anche criticato mi sono chiesto se sia normale, al costo della vita di oggi, che chi guadagna 50.000 euro lordi (a salire) sia sottoposto oltre quella cifra alla tassazione massima sul reddito delle persone fisiche IRPEF, cioè banalmente i soldi che lo stato usa per finanziare la spesa pubblica. Stabilire in un dibattito serio chi oggi sia ceto medio o da considerarsi "ricco", dopo un triennio di iperinflazione destinata a rimanere con noi per altri anni (a livelli più bassi), mi parrebbe il minimo sindacale. Allora sono andato a rivedermi i numeri sul cosiddetto ceto medio (se esiste ancora) e quanta IRPEF paga sul totale che lo stato incassa (175 miliardi nel 2021). Nel nostro paese: - i contribuenti con redditi lordi tra 55 e 100.000 euro sono circa il 5,01% del totale e pagano da soli il 40,7% dell'imposta.. - Se vogliamo partire dai 35.000 euro lordi in su emerge che il 13,94% dei contribuenti paga il 62,52 per cento di tutta l’IRPEF (ricordando che in Italia il 42,59% dei contribuenti paga solo l’1,73% del totale IRPEF). Ma chi guadagna tra 55-100.000 lordi e rappresenta solo 1/20 dei contribuenti italiani è normale che si faccia carico di quasi la metà di tutta l'imposta sul reddito delle persone fisiche versando una ottantina di miliardi?
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IL CETO MEDIO E' RICOVERATO L'altro giorno in un post condiviso, discusso e anche criticato mi sono chiesto se sia normale, al costo della vita di oggi, che chi guadagna 50.000 euro lordi (a salire) sia sottoposto oltre quella cifra alla tassazione massima sul reddito delle persone fisiche IRPEF, cioè banalmente i soldi che lo stato usa per finanziare la spesa pubblica. Stabilire in un dibattito serio chi oggi sia ceto medio o da considerarsi "ricco", dopo un triennio di iperinflazione destinata a rimanere con noi per altri anni (a livelli più bassi), mi parrebbe il minimo sindacale. Allora sono andato a rivedermi i numeri sul cosiddetto ceto medio (se esiste ancora) e quanta IRPEF paga sul totale che lo stato incassa (175 miliardi nel 2021). Nel nostro paese: - i contribuenti con redditi lordi tra 55 e 100.000 euro sono circa il 5,01% del totale e pagano da soli il 40,7% dell'imposta.. - Se vogliamo partire dai 35.000 euro lordi in su emerge che il 13,94% dei contribuenti paga il 62,52 per cento di tutta l’IRPEF (ricordando che in Italia il 42,59% dei contribuenti paga solo l’1,73% del totale IRPEF). Ma chi guadagna tra 55-100.000 lordi e rappresenta solo 1/20 dei contribuenti italiani è normale che si faccia carico di quasi la metà di tutta l'imposta sul reddito delle persone fisiche versando una ottantina di miliardi?
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Come ti ammazzo la crescita e lo sviluppo.
Giornalista TV: mi occupo di finanza, economia e calcio. Lavoro a Mediaset Tgcom24 e per E-Planet su Italia Uno. Modero e organizzo convegni. Amo viaggiare, il tennis e lo snowboard. Due figli. La notizia prima di tutto.
IL CETO MEDIO E' RICOVERATO L'altro giorno in un post condiviso, discusso e anche criticato mi sono chiesto se sia normale, al costo della vita di oggi, che chi guadagna 50.000 euro lordi (a salire) sia sottoposto oltre quella cifra alla tassazione massima sul reddito delle persone fisiche IRPEF, cioè banalmente i soldi che lo stato usa per finanziare la spesa pubblica. Stabilire in un dibattito serio chi oggi sia ceto medio o da considerarsi "ricco", dopo un triennio di iperinflazione destinata a rimanere con noi per altri anni (a livelli più bassi), mi parrebbe il minimo sindacale. Allora sono andato a rivedermi i numeri sul cosiddetto ceto medio (se esiste ancora) e quanta IRPEF paga sul totale che lo stato incassa (175 miliardi nel 2021). Nel nostro paese: - i contribuenti con redditi lordi tra 55 e 100.000 euro sono circa il 5,01% del totale e pagano da soli il 40,7% dell'imposta.. - Se vogliamo partire dai 35.000 euro lordi in su emerge che il 13,94% dei contribuenti paga il 62,52 per cento di tutta l’IRPEF (ricordando che in Italia il 42,59% dei contribuenti paga solo l’1,73% del totale IRPEF). Ma chi guadagna tra 55-100.000 lordi e rappresenta solo 1/20 dei contribuenti italiani è normale che si faccia carico di quasi la metà di tutta l'imposta sul reddito delle persone fisiche versando una ottantina di miliardi?
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E anche quest’anno.. ci becchiamo .. oltre al solito ginepraio di tax expenditures in legge di bilancio … la constatazione che la maggior parte dei contribuenti pagano poche tasse o nulla e che un nucleo ristretto paga la maggior parte dell’IRPEF. Ripeto fino allo sfinimento da anni che questo nucleo ristretto NON è un nucleo di Paperoni e che la dichiarazione dei redditi NON fotografa la distribuzione della ricchezza del Paese perché non include tutte le informazioni e le tasse. Si tratta di un sistema da SUPERARE per andare verso il CONTRIBUENTE FAMIGLIA.
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Diffondo il post e condivido pienamente
Giornalista TV: mi occupo di finanza, economia e calcio. Lavoro a Mediaset Tgcom24 e per E-Planet su Italia Uno. Modero e organizzo convegni. Amo viaggiare, il tennis e lo snowboard. Due figli. La notizia prima di tutto.
IL CETO MEDIO E' RICOVERATO L'altro giorno in un post condiviso, discusso e anche criticato mi sono chiesto se sia normale, al costo della vita di oggi, che chi guadagna 50.000 euro lordi (a salire) sia sottoposto oltre quella cifra alla tassazione massima sul reddito delle persone fisiche IRPEF, cioè banalmente i soldi che lo stato usa per finanziare la spesa pubblica. Stabilire in un dibattito serio chi oggi sia ceto medio o da considerarsi "ricco", dopo un triennio di iperinflazione destinata a rimanere con noi per altri anni (a livelli più bassi), mi parrebbe il minimo sindacale. Allora sono andato a rivedermi i numeri sul cosiddetto ceto medio (se esiste ancora) e quanta IRPEF paga sul totale che lo stato incassa (175 miliardi nel 2021). Nel nostro paese: - i contribuenti con redditi lordi tra 55 e 100.000 euro sono circa il 5,01% del totale e pagano da soli il 40,7% dell'imposta.. - Se vogliamo partire dai 35.000 euro lordi in su emerge che il 13,94% dei contribuenti paga il 62,52 per cento di tutta l’IRPEF (ricordando che in Italia il 42,59% dei contribuenti paga solo l’1,73% del totale IRPEF). Ma chi guadagna tra 55-100.000 lordi e rappresenta solo 1/20 dei contribuenti italiani è normale che si faccia carico di quasi la metà di tutta l'imposta sul reddito delle persone fisiche versando una ottantina di miliardi?
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Continua impegno del Governo per tagliare l'imposta per quella parte di ceto medio che guadagna fino a 55 mila euro l'anno. Inoltre , oltre a questo consistente taglio irpef , un obiettivo rendere strutturale il cuneo fiscale per i dipendenti con reddito fino a 35 mila euro. ma con aliquota al 14 % . Doppio cuneo fiscale , per coloro che hanno figli minori a carico
Il governo intende tagliare l'imposta per quella parte di ceto medio che guadagna fino a 55mila euro l'anno. Infatti, secondo il viceministro all'Economia Maurizio Leo, questi soggetti "pagano oltre il 50% di tasse" ma "non possono essere considerati dei super ricchi". Ecco quali sono le possibili strade da percorrere sulla base dei calcoli dei commercialisti
Irpef, aliquota ridotta per i redditi fino a 55mila euro: i benefici
tg24.sky.it
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Il viceministro dell’economia sull'Irpef: sicuramente la prossima tappa riguarderà i redditi più elevati, non possiamo pensare che chi guadagna 50 mila euro possa subire una tassazione che supera il 50%
Fisco, Leo: la flat tax è ancora tra gli obiettivi della legislatura - ItaliaOggi.it
italiaoggi.it
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Il governo intende tagliare l'imposta per quella parte di ceto medio che guadagna fino a 55mila euro l'anno. Infatti, secondo il viceministro all'Economia Maurizio Leo, questi soggetti "pagano oltre il 50% di tasse" ma "non possono essere considerati dei super ricchi". Ecco quali sono le possibili strade da percorrere sulla base dei calcoli dei commercialisti
Irpef, aliquota ridotta per i redditi fino a 55mila euro: i benefici
tg24.sky.it
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Aumentare le rendite catastali vuol dire aumentare le tasse? Aumentare ancora le accise (che dovevano essere tolte) corrisponde ad un ulteriore aumento delle tasse? Che cosa è per lo Stato tassatore un extra profitto? Come si definisce? Extra rispetto a cosa? Se l’IRES (e quella abominevole imposta definita IRAP) sono le imposte sul reddito per le persone giuridiche, i redditi sono già colpiti. Prevedere un “ulteriore contributo” non volontario (ovviamente) sulla medesima base imponibile vuol dire aumentare le imposte ed il carico fiscale? Tutte le risposte sono “si”. Quindi, domando: i media, gli ordini professionali, le associazioni di categoria, non dicono nulla? E noi?
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