Black Friday: chi ha vinto?
No, non parleremo di chi ha venduto o guadagnato di più: a ciascuno i propri fogli Excel.
La vittoria di cui parlo è più a monte e riguarda quali brand sono riusciti a farsi notare in un rumore di fondo altissimo (direi: assordante) ma sintetizzabile in una sola parola: SCONTO.
Come ho già scritto, non ce l'ho col BF, ce l'ho con chi lo utilizza senza una visione strategica più ampia. E no, per me strategia non è colorare una pagina di nero, mettere una % con un - davanti e spammarlo al mondo.
Se aiuta per vendere ok, tutti felici, ma, spente le luci del BF, che si fa? Cosa resta? Come verrò ricordato (se verrò ricordato) dai miei utenti?
Senza dilungarmi, ne avevo parlato in questa puntata del podcast, raccontando anche il mio "primo" Black Friday da digital strategist. Un'era geologica fa.
Torniamo al 2020.
Anno difficile da definire. Non potevamo aspettarci un BF normale: sicuramente accelerato dalla crescita degli acquisti online, sicuramente azzoppato per le realtà fisiche, probabilmente dissonante con le preoccupazioni e le priorità di questo momento storico.
Dire strano è semplificatorio e banalizzante, forse un eufemismo. Sono sicuro che i numeri segneranno una crescita, probabilmente anche importante, sul 2019 ma, come detto prima, non è solo questione di vendite.
Per queste ragioni ho trovato "Contro il Black Friday" de Il Post e questo di Marketing Brew ricchi di spunti: cito questi due perchè sono entrati nel mio radar ma, please, segnalatemi altri che mi sono certamente sfuggiti.
Raccontano una serie di brand di varia tipologia/grandezza che hanno cercato un posizionamento sul Black Friday diverso. E sottolineo non contro il BF, quanto piuttosto accanto: hanno costruito un qualcosa di diverso e capace di superare il rumore di fondo.
Chi ha tenuto "chiuso" (come Freitag), chi ha devoluto il ricavato a cause specifiche (Davines), chi ha proprio detto no.
Quindi?
Se il BF non fosse così mainstream, tutto questo non avrebbe senso.
Se il 2020 non fosse stato quello che è stato, tutto questo sarebbe successo comunque ma forse non con la stessa intensità.
Se però questi brand non avessero sviluppato una strategia e un ragionamento sul BF, tutto questo non sarebbe mai successo, non saremmo qui a parlarne, non avrebbero canalizzato il rumore in qualcosa di più significativo.
Accettasi segnalazioni, suggerimenti e anche controargomentazioni.
Social Media & Digital Marketing Director @ AQuest/WPP
4 anniIo avevo letto con piacere l'articolo de Il Post, che ho trovato molto chiaro e completo. Mi sono imbattuta in tanti post su Instagram, dove aziende più o meno grandi si esprimevano sulla loro idea di Black Friday, ma segnalo l'unico che mi è rimasto veramente impresso: https://www.friendlyshop.it/green-friday-perche-e-un-greenwashing-del-black-friday/