A CIASCUNO SECONDO LE SUE NECESSITA'......
Da tempo immemore è noto il problema legato al drammatico ed evidente scollamento che persiste tra la Medicina praticata sul territorio e quella praticata presso ipertrofiche e dispendiose strutture ospedaliere. Inoltre alcune strutture ospedaliere cd "minori" vengono mantenute in essere nonostante l'evidente squilibrio tra costi e servizi forniti.
In realtà un progetto di riforma regionale prevederebbe una complessiva riorganizzazione che porterebbe ad una sostanziale integrazione tra Ospedale e territorio. Ma questo richiederebbe un radicale mutamento nel modo di "pensare" il sistema sanitario.
Perchè, non scegliere una strategia coraggiosa e spregiudicata? Perchè non invertire il modus operandi, e piuttosto che elaborare ipotesi organizzativo-gestionali sulla base delle quali progettare e costruire le conseguenti strutture logistiche, iniziare a dare forma a luoghi fisici attorno ai quali adattare una realtà operativa?
Mi spiego. Realizzare strutture sanitarie di zona, o di quartiere, in grado di assumere un ruolo di riferimento per le richieste immediate e basilari di salute. Strutture ove praticare una medicina di territorio, dotata di tecnologia di base, in rete con la struttura ospedaliera di riferimento, in grado di accedere ad agende specialistiche, di gestire il ricovero quando improcrastinabile, dotata di alcuni posti letto a bassa intensità assistenziale.
Tali strutture potrebbero essere gestite da Medici di famiglia, Specialisti ospedalieri con convenzioni ad hoc, Medici di continuità assistenziale. Dal punto di vista dei "costi", è evidente che si renderebbero disponibili risorse non più gravanti sulle strutture ospedaliere minori, e che, comunque, eventuali tassazioni "di scopo", probabilmente sarebbero comprese ed accettate a fronte di un servizio che rispondesse ad esigenze profondamente sentite dalla popolazione.
Mi si perdoni l'eventuale "ingenuità" di tale proposta. Ma credo che in ultima analisi portare le risposte sul "campo" aiuterebbe a sviluppare ciò di cui ora siamo fortemente carenti: comunicare chi siamo, cosa facciamo, perchè lo facciamo