"Estote parati"
"Siate Pronti" Motto evangelico, ma adottato da Lord Baden Powell, fondatore di un modello di associazione giovanile che tuttora aggrega migliaia di ragazzi, dai sei anni sino alla prima giovinezza, lo Scoutismo. Un modello educativo, certo, con riferimenti di tipo militare, in origine,ma comunque centrato su formazione fisica, morale, spirituale ed un concreto "addestramento" mirante allo spirito di gruppo, alla collaborazione, alla gestione delle criticità. Insomma, comunque la si pensi, una proposta educativa completa. Ed ,in qualche modo, contenente concreti elementi di civismo "attivo", che , a ragione, riportano al concetto di "Protezione Civile". Ma proposti in chiave educativa sin dall'infanzia.
La forza, la capacità di sviluppo, la sicurezza di una comunità, sono determinate, in modo indiscutibile, dalla consapevolezza, dalla responsabilità e dal livello culturale dei singoli cittadini. A sua volta questo elemento risulta strettamente conseguente alle caratteristiche formative sulla base delle quali viene strutturata l'istruzione dei futuri cittadini.
La pandemia ha determinato uno "stress test" portato ai limiti estremi, evidenziando tutti i limiti e le fragilità del nostro sistema. Che, in estrema sintesi, si riassumono in una singola frase: non eravamo preparati. Da questo sarà necessario ripartire. Competenza, preparazione, senso della comunità, disciplina, formazione ed addestramento. Questi saranno imprescindibili valori a cui riferire il nostro modo di aggregarci in strutture sociali.
Risulta di conseguenza fondamentale il modo di preparare alla vita i nostri bambini. Da questa considerazione ho tratto la decisione di rivolgermi, come cittadino, ma anche come professionista, al Ministro dell'istruzione. Direttamente, con una semplice proposta, di cui mi assumo la responsabilità, ma che, comunque, ritengo utile condividere. Accettando anche le eventuali critiche. Questa che segue è la mia proposta.
Egregia Dottoressa,
mi voglia concedere, con la seguente comunicazione, di sottoporre alla sua gentile attenzione, se riterrà opportuno, una proposta, la cui rilevanza lascio alla sua insindacabile discrezione.
Vorrei,innanzitutto, esprimerle tutta la mia ammirazione per la strenua opera di difesa dell'attività scolastica, condotta peraltro in un momento così difficile.
Tuttavia, proprio tale criticità ha permesso di rendere evidente un elemento, che, nella nostra professione, svolta come Medici in urgenza e Urgenza, da tempo consideriamo uno dei principali fattori alla base delle perenni difficoltà organizzative e gestionali nei Dipartimenti di Emergenza e Accettazione, direi più rilevante persino della carenza di posti letto. Mi riferisco alla carente educazione sanitaria, causa dello scorretto utilizzo di tali servizi. Infatti,ciò che rileviamo, anche con una dose di stupore, è la sensibile riduzione del numero di quegli accessi impropri che determinano il sovraffollamento dei Pronto Soccorso, riduzione evidentemente motivata dal timore evocato dalla pandemia virale.Questa circostanza sta a sancire, plasticamente, la inaccettabile propensione al consapevole abuso di servizi destinati a ben altre funzioni.
Ma altro elemento degno di nota, è rappresentato dagli effetti prodotti dall 'insieme di regole e norme introdotti negli istituti scolastici. In particolare i più piccoli, i bambini delle classi dell'insegnamento elementare, hanno mostrato una sorprendente capacità di adattamento e comprensione. Atteggiamento differente in modo imbarazzante, rispetto a quello che, purtroppo, molti adulti stanno esibendo.Osservazione che, in qualche modo, rende ancora più dolorosa l'eventualità di riduzione dell'insegnamento in presenza.
Da queste considerazioni prende spunto la mia proposta.
Introdurre nel programma didattico l'ora di "Educazione Sanitaria", rivolta ai bambini nella scuola elementare.
Molto sinteticamente, il contenuto dell'insegnamento potrebbe essere cosi strutturato:
- nozioni generali sulla struttura del servizio sanitario
-nozioni generali sul concetti di malattia, diagnosi, terapia
-principi basilari di pronto soccorso
-informazioni in chiave di prevenzione rispetto agli incidenti domestici, della strada, sportivi
-visite guidate presso una struttura sanitaria maggiore, conoscenza basica della struttura nei suoi aspetti logistici, i differenti ambiti operativi, le diverse componenti professionali.
Tale attività didattica, così esposta per linee generali, verrebbe affidata a figure professionali ( medici, infermieri), iscritte secondo disponibilità personale, in specifico "albo".
In conclusione, questa proposta è sostenuta dalla profonda convinzione che l'assunzione di tali nozioni e l'educazione ai corretti comportamenti, fornite nei primi anni della scolarizzazione, può sortire rilevanti benefici in virtù della propensione ad una virtuosa fruizione di servizi forniti in funzione del fondamentale diritto alla tutela della salute. Ma, inoltre, pone le basi per costruire nella comunità una consapevolezza ed una responsabilità garanzie di insuperabile difesa e reazione rispetto ad eventi ostili di natura sanitaria che, inevitabilmente, le comunità umane sono destinate ad affrontare.
Grazie per la gentile attenzione