SERVIZI SANITARI INTRAMOENIA UGUALE… MENO INTROITI PER LE STRUTTURE PUBBLICHE (alcuni dati)

SERVIZI SANITARI INTRAMOENIA UGUALE… MENO INTROITI PER LE STRUTTURE PUBBLICHE (alcuni dati)

L’intramoenia (letteralmente “dentro le mura”) è un sistema introdotto nel 1999 dall’allora ministro della Sanità Rosy Bindi, con il quale si consente ai medici dipendenti pubblici di svolgere anche attività private all’interno degli ospedali in cui essi lavorano, ma fuori dalle fasce lavorative contrattualmente previste. Ebbene pare che questa soluzione abbia ottenuto, come unico risultato, di ridurre gli introiti delle Strutture Pubbliche.

Nel 2015 gli italiani hanno speso oltre 1,4 miliardi di euro in ticket, e oltre 1,1 in intramoenia, in un rapporto di 1 a 0,85.

Un dato interessante è quello relativo alla Regione per cui molti scelgono il regime di intramoenia: in oltre un quinto dei casi, è il medico stesso a consigliare le prestazioni a pagamento all’interno della struttura pubblica. Di fatto, la possibilità offerta ai medici si è tradotta in oltre un miliardo in meno di incassi per la Sanità Pubblica. L’aspetto sconcertante di questo sistema è che ha aumentato le disuguaglianze in ambito sanitario e impoverito il sistema nel suo complesso. I soldi che i cittadini spendono per l’intramoenia, formula assai costosa e quindi discriminante rispetto al ticket, non restano nelle casse delle strutture se non in minima parte .

Basta guardare cosa è successo nel 2015 nella regione Lazio: a fronte di un volume complessivo di intramoenia pari a 137 milioni di euro, solo 13 milioni sono stati incassati dalla Regione.

FONTE: Salute S.p.a.

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