Email marketing: le best practices per la tua strategia

Email marketing: le best practices per la tua strategia

Per molti anni sono state ingiustamente viste come qualcosa di invasivo e poco utile, al punto che "newsletter" e "spam" sembrava quasi fossero sinonimi.

Negli ultimi tempi invece l'email marketing sta guadagnando terreno: lo stesso Linkedin da qualche mese ha implementato questa possibilità.

Non pensate però che questo sia un metodo semplice per contattare i vostri utenti e magari pubblicizzare i prodotti: la "guerra per l'attenzione" è più viva che mai e spesso basta un oggetto poco accattivante per finire nel dimenticatoio. Ecco perché ogni dettaglio va studiato attentamente.

Prima di cominciare

Come in tutte le strategie di marketing, prima di iniziare a creare il contenuto bisogna eseguire un lavoro preliminare per indirizzare la campagna nella giusta direzione, avendo così le idee chiare su cosa si dovrà andare a fare.

1. Pianifica gli obiettivi

Il primo punto è sapere dove vogliamo arrivare. Identificare gli obiettivi ci permette di determinare le impostazioni della campagna, scegliere il tono di voce, il target, i KPI e così via.

Inoltre, aver pianificato i nostri obiettivi ci da la possibilità di capire cosa possiamo offrire ai nostri contatti rispetto ai competitor.

2. Scegli la frequenza di invio

Impostare la frequenza è importante per due motivi: possiamo organizzarci al meglio (evitando così di scrivere la newsletter la sera prima) e far sapere ai nostri contatti ogni quanto riceveranno una nostra email.

Per quanto riguarda il giorno e l'ora, il segreto è sempre lo stesso: studiare il target e testare il più possibile.

3. Trova il tuo stile e sii coerente

Dopo aver capito a chi ci dobbiamo rivolgere, è il momento trovare il nostro modo di porci e rispettarlo nel tempo. In questo modo saremo riconoscibili già dalle prime righe: sarà il nostro marchio di fabbrica.


Ora che abbiamo visto gli aspetti preliminari, passiamo a quelli dell'email vera e propria.

Elementi di una (buona) email

Come già detto, esiste una vera e propria guerra per accaparrarsi qualche briciolo di attenzione da parte degli utenti. La competizione è altissima: basta che guardiate il numero delle email nella vostra casella di posta. Vediamo quindi a quali aspetti bisogna porre la massima attenzione.

Oggetto

Non poteva che essere questo il primo elemento da studiare e testare alla perfezione. Il 30% degli utenti decide di aprire un email basandosi sull'oggetto.

Bisogna cercare di andare dritti al punto, dando un'anteprima di ciò che si troverà all'interno, utilizzando meno parole possibili. Cerchiamo anche di personalizzarlo in modo che gli utenti si possano indentificare.

Testo

Le caratteristiche di un buon testo partono prima di tutto dallo studio del target. Rivolgersi a tutti significa non rivolgersi a nessuno, come si usa dire. Se avremo chiaro in testa a chi ci stiamo rivolgendo, allora riusciremo a trovare il giusto approccio per coinvolgere il lettore. Non a caso un aspetto fondamentale nell'email marketing è la targetizzazione.

Oltre a questo, cerchiamo di essere concisi e di formattare bene il testo aggiungendo nel caso qualche immagine che aiuti la comprensione. Infine mi raccomando: rileggete più volte il testo ed evitate errori di ortografia!

Call to Action

Se state scrivendo ai vostri contatti, solitamente è perché volete che compiano una qualche azione: comprare un prodotto, utilizzare un codice sconto oppure andare a leggere il vostro ultimo articolo nel blog. Per questo motivo la CTA dovrebbe rappresentare il punto centrale dell'email.

Il pulsante, che ovviamente dovrà essere ben visibile e in contrasto con gli altri colori, può essere creato utilizzando immagini o un codice HTML. Le immagini sono più personalizzabili, ma se il vostro destinatario non ha attivi i file multimediali (capita molto spesso) allora non verrà visualizzata! Per cui fate molta attenzione.

Unsubscribe

Forse l'elemento più sottovalutato. Tutti almeno una volta lo abbiamo cercato per annullare qualche newsletter fastidiosa. L'opzione di disiscrizione non serve soltanto per una questione etica, ma è anche un modo per ripulire la mailing list, aspetto fondamentale per non inviare email a contatti inattivi.


Conclusione

Molti di noi dopo aver notato la "ribalta" dell'email marketing avranno avuto l'idea di sfruttare il trend, decidendo così di usare questo canale di comunicazione.

Ricordatevi che, come lo state facendo voi, anche moltissime altre persone cercheranno di sfruttarlo. È chiaro quindi che - come in tutte le cose - ci vuole il giusto impegno per arrivare ai risultati prefissati, quindi non riempite la casella di posta dei vostri contatti se non avete nulla da dire.

Infine, è giusto ricordare che l'email marketing da solo non può fare molto, deve essere implementata in una strategia più grande che preveda diversi canali!



Voi come impostate la vostra strategia? in quali aspetti vi concentrate maggiormente?





Federica Morao

Social Media & Digital PR Consultant

3 anni

Assolutamente favorevole alle newsletter! Ovviamente è uno strumento che va usato con moderazione e non a caso, perché è un ottimo modo per mantenere vivo il contatto con i clienti e fidelizzarli. E bell'articolo :)

Davide Barone

Marketing | Digital Marketing

3 anni

Ciao Michele Vignotto, ottimo articolo! Aggiungerei un ulteriore elemento per ideare e sviluppare un'ottima mail: il preheader, ovvero la porzione di testo che viene visualizzata dopo o sotto l’oggetto

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