Da dipendente a Freelance per trovare la felicità - La storia di Daniela

Da dipendente a Freelance per trovare la felicità - La storia di Daniela

Daniela Demuro è una Digital Marketing Specialist Freelance specializzata nel Food & Tourism: Aiuta imprenditori e imprenditrici a raggiungere obiettivi di Business grazie alle strategie di Copywriting e Pubblicità sui Social Media. Nel 2020 decide di lanciare Mindontheroad, un progetto innovativo che si basa su un nuovo concetto di stile di vita: il Nomadismo Digitale Consapevole.

In questa intervista ci racconterà del suo percorso da Freelance, con tutti i pro e contro


Partiamo dall’inizio: cosa ti ha spinta a lasciare il lavoro da dipendente e diventare libera professionista? Cosa cercavi in questa nuova esperienza?

Premetto che prima di iniziare a lavorare come libera professionista nel mondo del digitale, ho sempre fatto lavori più standard, principalmente incentrati nel mondo della ristorazione e dell'accoglienza turistica.

Ho iniziato a sentire l'esigenza di creare qualcosa di mio e avviarmi al mondo dell'imprenditorialità durante l'ultimo anno di università, mentre scrivevo la Tesi di Laurea ho avuto modo di conoscere e approfondire la storia della nascita della piattaforma Airbnb, che mi ha affascinata tantissimo. In quel periodo però mi sono scontrata anche con tanti miei limiti e con la necessità di concedermi del tempo per capire meglio me stessa e cosa mi piacesse fare, prima di intraprendere una strada così importante.

Ho deciso quindi di partire per fare un'esperienza all'estero: sono andata a Londra con l'aspettativa di mettermi in gioco e trovare la mia strada, e così è stato: ho iniziato lavorando come aupair, poi nei weekend come cameriera e la fortuna ha voluto che capitassi a lavorare come aupair proprio nella famiglia in cui i miei "host-parents" stavano avviando un'attività imprenditoriale nel mondo del food, e qui ho potuto seguire e vivere tutti i retroscena dell'apertura di un'attività.

È stato durante questa esperienza che ho capito di voler approfondire gli studi in marketing, quindi ho iniziato a formarmi in digital marketing e dopo soli 3 mesi è arrivata la prima opportunità di iniziare a "mettere le mani in pasta" lavorando come Social Media Manager per un eCommerce a Londra. Portare avanti 3 esperienze lavorative diverse in contemporanea per diversi mesi, mi ha permesso di capire meglio i pro e i contro di ognuno di questi diversi lavori, ma anche di scoprire il mondo del freelancing, che prima di allora non avevo considerato.

Arrivata la pandemia ho dovuto scegliere: continuare a fare carriera nel mondo della ristorazione, con tutti i limiti che questo settore comporta, o farmi il mazzo per intraprendere un nuovo percorso ma che mi avrebbe dato più libertà? Ho scelto la seconda strada. Non è stata una scelta facile perché il mondo dell'hospitality offline mi piace tutt'ora tantissimo, ed è per questo che poi ho specializzato i miei studi in Digital Marketing per il Food & Travel.

Nel percorso da libera professionista cercavo e cerco tutt'ora la libertà: di tempo, di spazio, di scelta, di guadagno. Una libertà che si paga con il peso della responsabilità e della disciplina, ma che mi permette di spostarmi e viaggiare e di sentire che non sto buttando la mia vita inseguendo solo la carriera, ma vivendo esperienze che mi arricchiscono sia dal punto di vista personale, che spirituale, che professionale. Se non nutriamo anche il nostro spirito, andando alla ricerca di belle esperienze, che viviamo a fare?


Quali sono le difficoltà che hai riscontrato all’inizio? hai mai pensato - nel primo periodo - di non aver fatto la scelta corretta?

Inizialmente ho riscontrato diverse difficoltà: gestire il lavoro in autonomia non è semplice, soprattutto se non si è abituati a farlo. Ricordo che i primi post che creavo, impiegavo giorni a farli e avevo sempre un blocco che mi causava ansia. Un'altra difficoltà è stata capire come muovermi a livello fiscale, ovviamente volevo fare tutto nel modo corretto e la paura più grande era che commettessi qualche errore che mi avrebbe poi penalizzata in futuro. Penso che fare un corso di gestione fiscale e finanziaria mi avrebbe aiutata a vivere tutto con meno ansia, purtroppo in Italia (parlo per l'Italia perché non so come sia negli altri Paesi), non si fa tanta informazione su queste tematiche e quando si vuole fare un passo del genere non si ha ben chiaro chi siano le figure di riferimento a cui rivolgersi.

Riguardo il pensiero di non aver fatto la scelta corretta, l'ho pensato tante volte all'inizio.

Causa pandemia che ci ha costretti a stare chiusi in casa, ho vissuto tutto il primo periodo da libera professionista con un down psicologico che mi ha portata a mettere di frequente in dubbio la scelta che avevo fatto. Ad oggi, dopo quasi 3 anni, posso dire che sono convinta della scelta fatta, e questo anche grazie al percorso di crescita che ho fatto e alle soddisfazioni che mi danno i miei clienti! Poter collaborare con clienti che mostrano gratitudine e apprezzamento per il lavoro che svolgo per loro e per i risultati che porto alle loro attività, è una sensazione impagabile: ho passato dei momenti davvero difficili per arrivare ad avere queste piccole soddisfazioni ma lo rifarei ancora!


Una grande difficoltà per ogni libero professionista alle prime armi è la ricerca di clienti. Come hai affrontato questa sfida? Hai messo in pratica delle strategie?

La libera professione richiede la costruzione di un mindset molto forte: sicurezza in se stessi, sicurezza delle proprie competenze, saper valorizzare le proprie esperienze, saper dare valore alle proprie competenze e riuscire a dare anche un giusto valore economico al proprio lavoro. All'inizio non è stato facile capire in che modo propormi ai clienti, riuscire a dare il giusto valore economico ai miei servizi, ma anche saper gestire la relazione con i clienti.

Soprattutto il primo anno avevo tanta voglia di fare, di imparare e di fare esperienza, e se da un lato questo mi ha permesso di crescere dal punto di vista delle competenze - perché ad oggi sono arrivata ad avere competenze digitali a 360°, che sto col tempo affinando -, dall'altro lato mi ha limitata nei guadagni! Nel primo periodo ho offerto i miei servizi in maniera gratuita a diverse attività, con altre invece, pur di accumulare esperienza, mi sono proposta a prezzi bassissimi per svolgere più mansioni non strettamente legate a quello che era al tempo il mio unico ruolo, la social media manager; finché a un certo punto ho capito che se avessi voluto continuare per questa strada avrei dovuto cambiare approccio e credere maggiormente in me stessa partendo proprio dalla valorizzazione delle mie competenze.

Dopo aver fatto un'analisi SWOT di me stessa, ho deciso di investire in un percorso di mentoring ibrido con un coach: attraverso delle lezioni e delle consulenze 1-to-1 ho approfondito il mondo del freelancing, il mindset dei freelance, il processo e le strategie di acquisizione dei clienti e le tecniche di vendita. È stata una grande sfida per me! Ho dovuto affrontare i miei limiti e lavorare tanto su me stessa per smetterla di svalorizzarmi. Sembra banale, ma la crescita imprenditoriale è legata tantissimo alla crescita personale e spirituale: se tu ripeti a te stesso di non valere nulla, anche agli occhi degli altri mostrerai di non valere nulla. Lavorare sulle mie convinzioni limitanti e iniziare ad avere un dialogo più positivo e costruttivo verso me stessa mi ha permesso di cambiare e di avere dei risultati più positivi.

Ad oggi sento di aver fatto grandi miglioramenti: sono soddisfatta dei risultati che ho e di come affronto la ricerca dei clienti. Ho più sicurezza in me stessa e questo è dato anche dal loop che si è innescato quando ho iniziato a selezionare i clienti: ora non accetto più di collaborare con chiunque, adesso per me la priorità non è solo lavorare su progetti che possano arricchirmi e farmi crescere dal punto di vista professionale, ma ricerco soprattutto progetti e clienti che mi diano serenità mentale! Non tutti i clienti sono buoni clienti e preferisco averne pochi ma buoni, che tanti per cui dovrei perdere serenità.

In una delle prime collaborazioni mi è capitato di lavorare su un'attività di una persona completamente ignorante in materia di marketing, quindi non comprendendo il mio lavoro non faceva altro che sminuirlo e questo creava in me dubbi e insicurezze, poiché ero all'inizio, da sola, e con pochissima esperienza. Una cosa del genere oggi non l'accetto, alla base di ogni collaborazione ci deve essere prima di tutto rispetto come persone e come professionisti. E questo l'ho imparato sia sulla mia pelle che ascoltando le esperienze di altri freelance. Tutt'ora faccio parte di un percorso che mi da la possibilità di confrontarmi con altri freelance e con imprenditori. Credo che sia molto importante circondarmi di persone che perseguono i miei stessi obiettivi e che possano capire le sfide quotidiane che vivo da libera professionista, mi fa sentire meno sola e mi aiuta ad affrontare le difficoltà che mi si presentano davanti.


Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere un percorso simile al tuo? Qual è l’errore da non fare assolutamente?

Un aspetto da non sottovalutare è la salute mentale. Tengo veramente tanto a questo tema ed è il consiglio principale che mi sentirei di dare: esercitare la libera professione ci porta a confondere spesso noi stessi con il nostro lavoro. Questo è un grave errore: noi non siamo il nostro lavoro! Ricordiamoci di dedicare del tempo a noi stessi, alle nostre passioni e al nostro benessere. Io stessa non ho ancora trovato il giusto equilibrio, ma cerco di impegnarmi ogni giorno per ritagliarmi anche solo 5 minuti da dedicare a me: un'azione semplice come quella di prendere un taccuino e scrivere delle affermazioni positive verso me stessa ed esprimere gratitudine per tutto quello che ho nella mia vita, sembra una cosa banale e invece mi aiuta ad apprezzare quello che ho e a prendere consapevolezza del fatto che ogni giorno dedico tanto tempo ed energie a costruirmi la carriera e la vita che desidero, quindi sapere che sto facendo qualcosa per me stessa mi fa stare bene, a prescindere da quelli che saranno poi i risultati, ci sto provando e voglio godermi il percorso senza farmi ossessionare dalla meta.

In questo mi aiuta anche il fatto di aver scelto di vivere da nomade digitale: spostarmi di frequente e poter dedicare almeno un giorno alla settimana all'esplorazione dei posti in cui vado, mi fa apprezzare maggiormente il mio lavoro e il mio stile di vita.

Un errore da non fare assolutamente è quello di credere di potercela fare da soli: siamo essere umani e per natura ricerchiamo le relazioni; salvo alcune eccezioni, il percorso del freelance è perlopiù un percorso solitario, isolarsi non è una buona scelta! Trovare o creare delle occasioni di confronto periodiche è un ottimo modo per confrontarsi con persone che stanno vivendo un percorso simile al nostro, ma è anche un modo per crescere prima e meglio, si impara tanto anche dalle esperienze altrui e da chi ha già percorso i nostri passi!

Come ultimo consiglio, mi sento di dire che è importante imparare ad avere pazienza ed essere resilienti: i risultati potrebbero non arrivare ai primi mesi e questo potrebbe scoraggiare chi vuole ottenere tutto e subito. Lavorare da freelance è uno stile di vita che ha tanti pro ma anche tanti contro, capire come gestire questo stile di vita potrebbe non essere immediato, se si pensa di intraprendere questa strada perché la si vede come una via facile e si è motivati solo dall'aspetto economico, allora è meglio lasciar perdere! Investire del tempo nel conoscere se stessi e conoscere i propri valori per avere una propria guida interiore, è la motivazione più forte che può spingerci a continuare ad andare avanti nei momenti più difficili. Concludo con un consiglio che do quasi per scontato ma forse non lo è: formarsi continuamente e lavorare costantemente su se stessi è fondamentale per non rimanere indietro rispetto alle esigenze del mercato e non rimanere ancorati ai propri punti di vista!


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Beatrice Mula

Co-Founder Paradygma (ex Notion Builders) 🚀 Rendiamo più efficiente la tua azienda con Notion e le automazioni, partendo dai tuoi processi! 💡 Qui racconto il mio percorso imprenditoriale 🔮 Nova Talent

2 anni

Da ex dipendente ora freelancer felice e soddisfatta, non posso che concordare con quanto ci racconta Daniela Demuro nell'intervista! Complimenti Michele contenuti sempre molto interessanti

Massimiliano Quinto

Founder di Graphalia Web Agency, agenzia specializzata in Web Design, SEO, E-Commerce, Marketing e Social.

2 anni

Articolo veramente utile a tutti coloro i quali vogliono intraprendere questa strada, senza sapere a cosa si può andare incontro. Daniela ha centrato il punto più importante, la salute mentale che in questo così come in altri lavori è davvero essenziale. Complimenti per il coraggio e la tenacia, un grandissimo in bocca al lupo 🍀👍

Daniela Demuro

Co-founder @ Mindontheroad 🌎 Startupper, sognatrice e Coach per Nomadi Digitali e aspiranti tali ✈️

2 anni

Grazie ancora per aver voluto raccontare il mio percorso Michele! ✨

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