Esempio di Riconoscimento straordinario, chapeau!
Città del Capo vista dall'alto di Table Top, la Montagna Madre

Esempio di Riconoscimento straordinario, chapeau!

Città del Capo, Sud Africa - Maggio 2015

  Le attività negli stabilimenti sudafricani sono sempre molto impegnative: lunghi voli, non sempre diretti, tante attività condensate in tre, quattro giorni con decine di persone coinvolte. C’è sempre tanta pressione perchè i tempi sono limitati, in breve: errori o ritardi sulle tabelle di marcia non sono possibili.

   E’ la mia seconda trasferta in Sud Africa, ma questa volta ho facilitato una sessione di formazione di tre giorni sul Problem Solving da solo, per una ventina di colleghi: sono veramente stanco.

Arrivo nell’aeroporto di Città del Capo e il mio obiettivo primario è quello di recuperare, di riposarmi il più possibile durante il viaggio di ritorno. Al gate, trovo una poltrona comoda e mi rilasso chiudendo gli occhi. C’è chiasso, persone che parlano a voce alta, che ridono. In particolare c’è una persona che ride e scherza con tutti, una specie di giullare, penso dentro di me: ma che avrà da ridere con tutti? Mah, mi auguro proprio di sedere lontano da lui sull’aereo..

La legge di Murphy è sempre in agguato, per cui mi ritrovo questa persona proprio seduta al mio fianco: poco male, chiudo gli occhi e cerco immediatamente di dormire. Dura poco.

<<Scusi, dorme già? Di cosa si occupa?>> - mi incalza

<<Salve, salve..piacere, mi chiamo Fabio...no chiudevo gli occhi per rilassarmi un po..mi occupo di Miglioramento Continuo, sa quelle cose sulla Filosofia Toyota, non so se ne ha mai sentito parlare..>>

Scoppia a ridere fragorosamente e guarda la donna che siede alla sua destra, scoprirò dopo che è sua moglie.

<<Scusi, cosa ho detto di così divertente?>> - lo incalzo io un po infastidito dalla sua reazione, ancora questa sua risata fragorosa

<<No, no, scusi lei, piacere mio, mi chiamo Ugo (nome di fantasia). Rido perchè sono il General Manager della Toyota in Sud Africa; quando mi ha chiesto se conoscessi la Filosofia Toyota non ho resistito! A proposito, vede quell’omone più avanti, sempre nella nostra classe Economy? Bene, quello è il nostro presidente>>.

Che figura! Non solo non è un giullare, ma è il manager di alto livello proprio della Toyota, l’azienda da cui questa filosofia LEAN è partita tanti anni fa!

  Inutile dire che la stanchezza e il sonno che avevo, spariscono all’istante e questa volta sarò io a tempestarlo di domande: dopo qualche ora, sfinito, lui mi chiede una pausa per dormire un po, strana la vita...

  Nelle ore precedenti abbiamo toccato tanti temi: in particolare ho chiesto a Ugo, come coivolgere nel profondo le persone per abbracciare pienamente la strategia, la Stella Polare (True North). Nella nostra azienda diciamo sempre che la Filosofia LEAN funziona appieno solo se si coinvolgono tutte le persone, ma per tutti è uno stato ideale, una chimera.

Ugo inizia con il menzionare il ruolo cruciale della leadership, in particolare quella intermedia. Inizia con un esempio: nel suo Team ci sono dieci manager e uno di questi non seguiva gli standard, non rispettava pienamente i processi aziendali concordati. Ugo non è mai interventuto, perche non ce n’era bisogno: gli altri nove hanno iniziato a  chiedere spiegazioni al collega non allineato: la sua mancanza di allineamento creava sprechi (maggiori tempi di attesa, difetti vari), in sintesi continuo lavoro addizionale per loro. Facendoglielo notare ripetutamente, il collega riottoso aveva due alternative: allinearsi o cambiare azienda e lui scelse quindi la seconda opzione. Sembra facile, ma avere il 90% dei manager allineati non è per nulla semplice, ribatto io.

  A questo punto rilancio, almeno pensavo, e chiedo come fare per coinvolgere pienamente tutto il personale? Ugo mi fa un altro esempio, molto recente, anzi attualissimo, che mi lascia senza parole.

                <<Vedi questo aereo Fabio? Il 90% delle persone oggi a bordo sono nostri dipendenti con le loro famiglie. Ci sono altri 5 aerei grandi come questo (ndr era un Airbus A380, il famoso bestione a due piani...) che partiranno nelle prossime ore. Siamo tutti diretti a Roma: dopo aver visitato e fatto shopping nella Città Eterna, ci imbarcheremo poi su una nave per una crociera di una settimana in Mediterraneo: questo è il modo che abbiamo scelto quest’anno in Toyota Sud Africa per aver centrato ampiamente tutti gli obiettivi importanti che avevamo inserito nella strategia l’anno scorso>>.

 

  In silenzio rifletto. Ora capisco molte cose, ora capisco perchè c’era questa allegria diffusa alla porta d’imbarco dell’aereo, ora capisco perchè Ugo rideva e scherzava con tutti: chapeau a lui, a tutti i suoi colleghi e alla Toyota!

 

Rifletto infine che il percorso del Miglioramento Continuo è molto lungo, non ha termine per definizione e soprattutto sono solo all’inizio.           

#PersoneAlCentro #PeopleFirst #LEAN #MiglioramentoContinuo #ContinuousImprovement

Andrea Benedetti

Project Manager UNI 11648 - UNI ISO 21502🔹 MScEng Airfield Engineer▫️Entrepreneur🔸️Husband & Dad

1 anno

Leggendo questa storia mi convinco sempre più che, mentre per noi, questa ricetta del miglioramento continuo nasce nelle aziende (quelle più lungimiranti) e poi contamina positivamente il modo di affrontare la vita, per altre popolazioni, vedi i giapponesi, sia esattamente l'opposto. Loro partono da un modo di concepire la vita sociale totalmente diverso e lo applicano anche nella vita aziendale. Grazie per questa storia Fabio e per averla condivisa.

Guglielmo La Notte, CPIM

Senior Consultant | Operational Excellence | Continuous Improvement

1 anno

Due piccioni con una fava: mai giudicare dalle apparenze (lean thinking, ovvero think different) e persone al centro di tutto (meriti, riconoscenza come volano di entusiasmo e affection). Grazie mille per lo sharing

Giorgia Santi

Warehouse manager presso Ontex Manufacturing Italy

1 anno

 Bellissima esperienza Fabio, sicuramente entusiasmante e gratificante per te che hai fatto della filosofia Lean la tua missione professionale.  Grazie per la condivisione.... questo mondo mi manca moltissimo!

Mauro De Flaviis

Global Supply Chain Director presso Valagro

1 anno

Fabio l’universo in quella occasione ti ha inviato un segnale inequivocabile e tu lo hai colto in pieno. Abbracciare una “filosofia”, crederci ed organizzare la vita professionale, e non solo, coerente con essa è l’esperienza più gratificante possiamo vivere Chapot!

Favetti Giandrea

Operations Director presso Alfasigma

1 anno

Fabio una bella storia davvero, grazie per averla condivisa. Il mio pensiero, dopo averla letta, è andato al mio viaggio in Giappone. Oltre all’ottimo Sushi e Ramen, mi è rimasto impresso il rispetto verso gli altri e la disciplina con cui svolgono le attività quotidiane. Un rispetto delle regole che non nasce dall’input sanzionatorio ma dal fatto che si crede davvero in quello che si fa. La Lean come tu mi insegni è una disciplina che si sostiene grazie all’applicazione ed al rispetto di regole……. Ritornando alla tua storia quando “Ugo” parla del ruolo cruciale della leadership, in particolare quella intermedia, ho ripensato al Giappone dove non troverai mai un poliziotto che ti sanzionerà perché non stai facendo la fila alla metro nel punto esatto indicato dalla segnaletica, ma capirai tu stesso che salire in maniera ordinata , rispettando la fila, aiuterà a salire tutti in maniera rapida e contribuirà a partire in orario , e che se malauguratamente ti dovesse capitare, per istinto mediterraneo, di non rispettare la fila, riceverai da un tuo "pari" un feedback composto ( magari solo con uno sguardo)…. come nella leadership intermedia che ci hai raccontato tu in questa tua storia. 

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