Il loop del lavoro che non gira
www.studioller.it

Il loop del lavoro che non gira

Dopo due anni di pandemia e una guerra in corso, molte aziende e molti lavoratori hanno preso l’abitudine a vedere nero; tutto sembra più difficile, l’attività che stenta a riprendere, le restrizioni che hanno fatto perdere clienti, insuccessi costanti, problemi finanziari.

Quando aziende e lavoratori, indistintamente, subiscono una sconfitta al lavoro, spesso stentano a rialzarsi; se poi le sconfitte iniziano ad essere numerose capita anche di entrare in un loop: si smette di combattere e si accetta supinamente le continue sconfitte.

MARTIN SELIGMAN padre fondatore della psicologia positiva, nei suoi scritti riscontra una vera e propria patologia e la chiama SINDROME D’IMPOTENZA APPRESA.

Di cosa si tratta?

Gli animali, compreso l’essere umano, se sottoposti ripetitivamente ad un evento negativo senza possibilità di evitarlo, quando finalmente viene inserita la possibilità di fuggire dall’evento negativo, non scappano ma rimangono mestamente a subire.

Si tratta di una brutta bestia, la rassegnazione, la rinuncia a continuare, ad affrontare nuove sfide, a fare meglio e di più per evitare il disastro.

Questa sindrome esiste anche nel piccolo, non dobbiamo immaginare solo i grandi insuccessi, i grandi errori od i grandi disastri. Nel quotidiano, nelle aziende, tra i lavoratori e anche nel privato.

La buona notizia è che esistono molte soluzioni per uscire dalla rassegnazione, oggi se ne vuole proporre una particolare antica di 5.000 anni.

Si tratta dell’arte del KINTSUGI O KINTSUKUROI, ovviamente è una metafora ma nell’ambito del buddhismo zen ha un significato particolarmente pregnante e, per quanto di nostro interesse, può essere un modo per uscire da una sconfitta.

Quando una tazza a cui ci teniamo tanto cade per terra e si rompe in tanti pezzi, la tazza non va buttata via, ne va cercato di aggiustarla nascondendo le fratture subite: anzi, l’arte del Kintsukuroi propone che le rotture siano enfatizzate con collanti preziosi, che creano nuove trame e nuovi disegni.

Le cicatrici non si nascondono, diventano un punto di forza, la tazza riparata che mostra le sue fratture è la metafora e l’essenza della resilienza.

La felicità non esiste, di conseguenza non ci resta che provare ad essere felici senza (Jerry Lewis)

L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato ad uso esclusivo dei clienti dello studio.


Stefano De Vallier

Consulente del Lavoro presso STP Studio De Vallier Società tra Professionisti

2 anni

Grazie CLAUDIO..... in realtà abbiamo...hanno perso la Serenità in quanto circondati da negatività....da far scivolare via prima possibile !!! 😉

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altri articoli di Claudio Boller

  • Al lavoro si muore di abitudine

    Al lavoro si muore di abitudine

    Al liceo, il mio professore di inglese era solito ripetere “A FARE SEMPRE LE STESSE COSE MI SEMBRA DI FARE SEMPRE LE…

  • Le aziende, il Welfare, I colori

    Le aziende, il Welfare, I colori

    Che strana combinazione di parole, cosa c’entrano i colori con il welfare e con le aziende? Eppure, è dimostrato…

    1 commento
  • Gravi errori e come venirne fuori

    Gravi errori e come venirne fuori

    Non nascondiamoci dietro un dito, spesso le aziende adottano due semplici espedienti per cercare di risparmiare…

  • Un grave errore uccidere i tirocini

    Un grave errore uccidere i tirocini

    L’attuale Ministro del Lavoro Orlando, dimostrando totale scollamento dalla realtà, sta per emanare un decreto che sarà…

  • Al lavoro con filosofia

    Al lavoro con filosofia

    Cosa centra la filosofia con il lavoro in azienda, o in negozio, o in studio, o in smart working? No, non sono…

    1 commento
  • Telecamere nei luoghi di lavoro

    Telecamere nei luoghi di lavoro

    L’argomento videosorveglianza è particolarmente delicato e richiede molta attenzione, oltre al pedissequo rispetto…

  • L'aspettativa retribuita del lavoratore

    L'aspettativa retribuita del lavoratore

    Così come la settimana scorsa abbiamo fatto un breve excursus dell’Aspettativa non retribuita, così questa settimana…

  • L'aspettativa non retribuita

    L'aspettativa non retribuita

    Capita, non di sovente, ma capita che un dipendente debba assentarsi dal lavoro ma ha esaurito le ferie, o non vuole…

  • Due schermi sono meglio di uno

    Due schermi sono meglio di uno

    Ormai da diversi anni abbiamo adottato l’utilizzo del doppio schermo nelle postazioni di lavoro del nostro Studio, cioè…

  • Job referral, di cosa si tratta

    Job referral, di cosa si tratta

    Mai sentito parlare di Job referral? Termine inglese, tipico degli HR, utilizzato per indicare un sistema di…

Altre pagine consultate