Il perfezionismo ossessivo di Steve Jobs

Il perfezionismo ossessivo di Steve Jobs

Luglio 1997: dopo ben dodici anni di perdite Apple rimette al timone Steve Jobs. Il primo compito del fondatore fu quello di trovare soldi per evitare il collasso. Ad aiutarlo arrivo inaspettatamente Bill Gates di Microsoft che decise di investire 150 milioni di dollari per tenere in vita un rivale ed evitare di esser visto come un tirannico monopolio. Quest'episodio per Apple è uno dei pilastri per ciò che avvenne dopo, un'esperienza traumatica che spinge jobs e i suoi a un perfezionismo ossessivo.

Apple è guidata dal principio della soddisfazione dell'utente, come fosse un comandamento. Lo stesso Tim Cook ha detto a giugno che i prodotti Apple sono "innovazioni che arricchiscono le vite delle persone e le aiutano ad imparare, creare, lavorare, giocare, condividere e rimanere in buona salute"

In Silicon Valley solitamente si equipara l'innovazione con la velocità. Non per Jobs e Cook: le novità di Apple funzionano solo se arricchiscono la vita degli utenti.

E ad arricchirsi sono gli azionisti e la stessa Apple: più cresce e più gli utenti restano nel suo ecosistema, acquistando ancora più prodotti e servizi.

Più di un miliardo di persone ha un iPhone, ma la metà di essi hanno "solo" l' iPhone.


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