La bellezza è contagiosa
Corinaldo è uno dei borghi più belli d’Italia, è il paese dove vivo e lavoro, è il “paese più bello del mondo” come lo ha definito un grande fotografo come Mario Carafòli, che qui ha vissuto e che ha ritratto con la sua poesia visiva.
Per chi viene nelle Marche è una visita obbligata, per chi ci vive come me, è un posto magico, ricco di storia, di tradizioni, di buona cucina e di umanità autentica e sincera. Qui è possibile entrare delicatamente in contatto con la bellezza che ci ha lasciato la storia e un paesaggio dolce che si allunga verso il mare. Un borgo da preservare e da godere, uno straordinario patrimonio che conserva in ogni angolo qualcosa di tuo, che non ti fa mai sentire solo, che è qui ad aspettarti.
Corinaldo il paese più bello del mondo
Impossibile non vederla, arrivando dalla strada che da Senigallia si avvia verso la collina. All’improvviso, alta davanti a voi, si ergerà una superba cinta muraria. Sono i bastioni di Corinaldo, i più belli e i meglio conservati di tutte le Marche. Non lasciatevi intimorire da questo aspetto guerresco. Entrando, la piccola città vi rivelerà un volto amabile: strade, stradine, piazzette, scalinate, grandiose facciate di chiese barocche. Un ambiente sette-ottocentesco mirabilmente conservato, dove prevale il caldo colore del mattone marchigiano. Le mura, erette nel Trecento e ampliate nel 1490, raccontano la storia militare di questo caposaldo fra l’Adriatico e l’Appennino. Le vie di Corinaldo vi raccontano invece una storia quotidiana, fatta di lavoro, di iniziative imprenditoriali, ma anche di un’attitudine a non perdere di vista i valori di una pacata e civile misura di vita. Un fine settimana di primavera è l’ideale per carpire il segreto che rende unica l’atmosfera di Corinaldo. Gli annosi tigli che circondano la città mettono le prime tenere foglie verdi, lasciando scorgere fra i rami i possenti bastioni delle antiche difese. Sedetevi all’ombra leggera, davanti a un piccolo chiosco e seguite con gli occhi il volo delle rondini sopra la facciata seicentesca della Collegiata di San Francesco. Oppure entrate nell’ex convento delle Benedettine per visitare la Civica Raccolta d’Arte con le splendide tele di Claudio Ridolfi, i reliquiari di legno dipinto, gli argenti sbalzati. Ma, fuori dalle mura, la campagna è in fiore: i tulipani selvatici macchiano di rosso i campi di grano e sbocciano ai piedi delle viti e degli olivi. Una stretta via serpeggiante, chiamata la Pregiagna, vi condurrà a una casetta rurale, sotto un grande olmo. Lì è nata santa Maria Goretti, la giovanissima martire di cui nel 2002 è ricorso il centenario della nascita. Qui Corinaldo vi racconta una storia diversa, incentrata sui valori spirituali. E qui allora, nel cuore di un bellissimo paesaggio collinare, capirete qual è il segreto del suo fascino.
Domizia Carafòli - Redattrice de “Il Giornale”
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4 anniSplendido borgo !
Office Support | Data Management | Coordinatrice Operativa
4 anniCaspita!! Sembra un quadro :-) Bellissimo.
Sales Consultant
4 anniBellissimo paese!!!
Project Manager
4 anniUn borgo bellissimo in una regione bellissima.
Consulente
4 anniVeramente bello!! Una gran fortuna vivere e lavorare nelle Marche