Le risposte sostenibili
Buongiorno a tuttɜ! Torna oggi la mia newsletter mensile su mobilità e altre cose belle.
Sono tante le domande che noi di Mobilità Futura ci siamo posti ad Aprile. Immaginare un futuro in cui il settore dei trasporti è davvero sostenibile è più facile a dirsi che a farsi: ci si scontra sempre con tecnologie ancora non sufficientemente avanzate e operatori del settore che devono pur sopravvivere dal punto di vista economico (e per questo non riescono a investire su scelte meno inquinanti). C'è da chiedersi come fare a gestire questo fragile equilibrio.
Nel frattempo, tutti gli ambiziosi progetti di oggi si realizzeranno (forse) solo tra qualche anno. In un mondo che, però, spinge sempre di più verso una decarbonizzazione veloce, questo è un vero problema.
Tra l'altro anche chi per lavoro si occupa di mezzi sostenibili può e deve fare di meglio. Il ciclo di vita di una eBike produce 815 kg di gas serra. Ne parlo qui:
C'è poi la questione materie prime, che ha a che vedere sia con sostenibilità ambientale che socio-politica (spesso i prodotti grezzi si trovano in aree del mondo instabili politicamente e/o in cui si verificano violazioni dei diritti umani). Se da un lato aumenta a dismisura la domanda di litio per ogni tipo di batterie (e scopriamo che forse ce ne sono riserve a Roma, come racconta Luca Santoro ), dall'altro la richiesta di metalli del gruppo platino non sta diminuendo come ci si aspettava. Anzi, crescerà ancora per vent'anni:
Le strade per un mondo più sostenibile sono diverse (anche se non tutte piacciono, come nel caso dei monopattini in sharing a Parigi), e a queste bisogna aggiungerne sempre di nuove.
Ciò che farà la differenza nel futuro della mobilità sarà senza dubbio la possibilità di scegliere: quella dell'utente che deve spostarsi - per il quale l'intermodalità è e sarà la salvezza - e quella della società, che un giorno potrà optare per la soluzione migliore a ogni problema dopo averne testate tante. Ben vengano allora le sperimentazioni e i cambiamenti nello stile di vita. E le risposte alternative a domande più o meno comuni:
Come risolvere il problema aviazione?
La mobilità urbana può essere sicura ed economica?
Come cambiare il modo di spostarci sullo Stretto di Messina?
Consigliati da LinkedIn
Possiamo fare vacanze sostenibili?
C'è un punto di incontro tra trasporti e #intelligenzaartificiale?
Le domande sono ancora molte, e non tutte hanno risposta. Una emerge proprio qui su LinkedIn, dove ormai due mesi fa abbiamo pubblicato una mia intervista sulla mobilità sostenibile nel Comune di Taranto . Nei commenti c'è chi si lamenta di quanto, nonostante gli sforzi dell'amministrazione, gli spostamenti in città siano nei fatti insostenibili (e, forse, questa è un po' colpa di tutti).
Il quesito che sorge è: qual è il momento in cui la mobilità diventa davvero sostenibile, e quanto dipende anche dalla popolazione?
Frivolezze
Con questa ultima ma fondamentale domanda vi lascio. Anzi: prima vi regalo un sorriso con la mia prima conduzione del TG sportivo della Scuola di Giornalismo di Perugia.
Per chi, poi, fosse particolarmente interessato a sapere come andrà l'incoronazione di re Carlo III, è il caso di ascoltare il mio servizio al minuto 18:41 del nostro radiogiornale.
Cose che mi interessano
Parliamo!
Sono sempre felice di fare quattro chiacchiere su futuro dei trasporti, sostenibilità, lavoro e tanto altro. Mi trovate su LinkedIn, dove cerco di essere presente nei limiti del possibile. Ho anche un blog che, però, non aggiorno da un po'. Ma potete sempre mandarmi un'email.
Per aggiornamenti settimanali sul mondo dei trasporti sostenibili, invece, vi invito a iscrivervi alla newsletter di Mobilità Futura. Ci vediamo a maggio!