Non darmi consigli che so sbagliare da solo!
E' una prerogativa della comunità degli arrampicatori quella di accorrere in aiuto di chi scala, offrendo anche se non richiesti, consigli: il brufolo a destra per il piede...no, più a destra, la lametta a sinistra per la mano, io mi metterei più in laterale, alza di più il piede, ecc
Certamente non c'è niente di male nel dare consigli che hanno lo scopo di aiutare lo scalatore ad azzeccare a colpo sicuro la sequenza corretta per arrivare in catena. Ma...c'è un piccolo problema: chi sta sotto non è chi sale e viceversa e il punto di vista per forza non è uguale. La cosa diventa ancora più divertente (magari lo fosse, è ironico ndr) quando chi si prodiga in consigli da sotto non conosce assolutamente la via.
Il malcapitato oggetto delle attenzioni degli astanti a questo punto ha tre possibilità:
- Fregarsene delle voci che arrivano dal basso e proseguire secondo la sua idea di salita, giusta o sbagliata che sia
- Come 1) con l'aggiunta di zittire a suon di imprecazioni e insulti gli spettatori della sua performance (che solitamente è la cosa che accade più frequentemente)
- Selezionare il consiglio migliore, quello che si adatta meglio al suo modo di arrampicare, mettendolo in pratica (normalmente quello del suo socio di arrampicata, quello che lo conosce meglio) e ignorare gli altri
- Prendere per buono tutto quello che sente e in una sorta di fritto misto tentare di salire un po' in un modo o nell'altro per accontentare tutti con il risultato di scontentare se stesso e di non capire niente di quello che sta facendo
Il punto cruciale della questione è che ogni salita è una cosa quasi unica perchè al netto della sequenza degli appigli entrano in gioco la forza, la tecnica, l'umore, le caratteristiche fisiche ecc ecc di chi scala: anche se l'obiettivo finale (la catena) è uguale per tutti, ognuno di noi lo può raggiungere in un modo tutto suo.
E se non ti metti nei panni di chi sale difficilmente potrai essergli d'aiuto anzi, proporre la tua idea di progressione (magari in modo insistente perchè SOLO TU SAI COME SI FA "e adesso ti spiego io") rischia di indisporre, di far perdere la concentrazione e in qualche caso di farti beccare un bel vaffan***!
L'intenzione è buona ma i consigli non richiesti talvolta non sono graditi e se chi sta arrampicando avrà bisogno di una mano, sicuramente non avrà timore a chiederla, anche ad alta voce, nel disperato tentativo di non cadere.
Quindi, continuate a dare consigli per aiutare chi pensate possa averne bisogno ma non sentitevi offesi se talvolta verranno rifiutati magari in malo modo perchè ogni tanto l'esperienza non si costruisce con quella degli altri ma sbagliando da soli. In arrampicata e nella vita di tutti i giorni.
#climbinglife #focusonwhatmatters