Storia di una normale vita di Successo
Qualche settimana fa, durante il periodo pasquale, ho avuto il piacere di incontrarmi con un mio amico che non vedevo dai tempi del liceo. Ci eravamo infatti persi di vista anche se non avevamo mai dimenticato gli anni scolastici passati insieme.
Entrando in casa sua, una bella villa accessoriata di ogni cosa, percepii da subito un’atmosfera familiare di pace e serenità. Conobbi poi la moglie ed i figli che rinforzarono quella sensazione di positività, benessere e pace mentale.
In effetti, conversando, tra una tazza di tè, pasticcini e altre cose saporite, le cose per lui e la sua famiglia stavano andando bene. Aveva il lavoro che aveva sempre desiderato, aveva un ottimo stipendio, coltivava alcuni hobby che gli davano grande soddisfazione, era molto legato ai suoi genitori ed aveva una famiglia stupenda.
Anche se subito mi venne da pensare quanto era fortunato il mio amico, in un secondo momento pensai che, alla fine, era stato lui a crearsi quello che aveva. Forse si, era stato un po’ aiutato dalla sorte, ma principalmente era lui con i suoi sforzi e la sua volontà che aveva raggiunto tutto ciò.
Mi venne perciò naturale, continuando la conversazione, capire indirettamente che cosa facesse tutti i giorni di particolare per essere arrivato dove era arrivato.
Da subito mi colpì la sua capacità di raggiungere gli obiettivi che si era posto. Ragionava infatti sempre in termini di qualcosa da perseguire, dei mezzi che aveva a disposizione e della soddisfazione che gli veniva di essere arrivato al traguardo.
Era, in altri termini, una persona ORIENTATA AGLI OBIETTIVI, che definiva chiaramente, capiva come era in grado di raggiungerli e inesorabilmente riusciva a concretizzarli.
La cosa più interessante era inoltre che per lui un obiettivo era un insieme di MICRO OBIETTIVI per cui nulla lo spaventava o lo scoraggiava. Mi parlò infatti di un complesso progetto di lavoro che riuscì a scomporre in tante sotto attività tutte semplici e gestibili.
Mi portò la metafora del puzzle per cui bisogna individuare i pezzi, metterli insieme a piccoli gruppi e alla fine così facendo il puzzle viene fuori da solo.
L’altra cosa che mi colpì è che le attività, essenziali per raggiungere gli obiettivi, le portava a termine in alcuni momenti della giornata a seconda della loro complessità. Ad esempio mi disse che era utile fare alcune cose complesse alla mattina quando si era nel pieno della forza e non alla sera quando le energie andavano scemando. Così come invece alcune attività ripetitive era preferibile farle alla sera perché andavano a massimizzare l’utilizzo delle poche energie a disposizione.
Gestiva cioè le attività al momento giusto andandole a fare in DETERMINATO TEMPO SPECIFICO.
Ovviamente tutto questo era collegato ad una grandissima capacità di PIANIFICAZIONE per cui riusciva a strutturare tutto quello che doveva fare con una logica ed un metodo definendo cosa era prioritario rispetto a ciò che non lo era.
Lui sapeva cosa doveva fare il giorno dopo, così come erano chiare le attività che doveva fare nel corso della settimana così come era delineato cosa doveva compiere nel mese ed anche su periodi più lunghi aveva quantomeno un’idea di come si sarebbero sviluppati.
Inoltre quando si occupava di qualcosa era FOCALIZZATO solamente su quella cosa e non si disperdeva in tante attività distinte e diverse fra di loro. Riusciva cioè a rimanere concentrato verso la sua meta finale.
Inoltre sentendolo parlare, mentre iniziammo a cenare tra una prelibatezza e l’altra, capii che aveva un sacco di RELAZIONI con tante persone diverse fra di loro. Era infatti una persona simpatica e gioviale che provava soddisfazione a fare due chiacchere con tutti. Queste relazioni, nel corso del tempo, si erano rivelate essere un fattore di crescita personale, lavorativa e finanziaria proprio per le possibilità che gli davano.
Un’altra cosa che si delineava chiaramente era il fatto che era una persona che si assumeva le RESPONSABILITA’ direttamente non scaricando all’esterno di sé stesso, su fatti o persone, cose riguardanti la sua vita. Era lui l’attore della sua vita e questo lo si percepiva chiaramente. Parlava bene di tutti, o quantomeno non offendeva nessuno perché sapeva che solo lui era responsabile di ciò che gli succedeva.
Arrivati poi ad una certa ora ci lasciammo perché sapevo che gli piaceva ALZARSI PRESTO per sfruttare l’energia delle prime ore del mattino, ma prima di uscire di casa mi fece vedere la sua libreria. Era infatti un AVIDO LETTORE e leggeva 2 / 3 libri contemporaneamente. Mi disse infatti che se ne avesse letto solo 1 avrebbe letto 1 ora al giorno mentre se ne leggeva di più sarebbe potuto arrivare anche a 2 ore. La novità infatti gli dava nuova linfa ed energia.
Uscii di casa, oltre che con la pancia piena, con una bella sensazione che mi pervadeva, di tranquillità, serenità, efficienza e gioia di vivere. Mi rimase addosso per un po’ di tempo fino a quando decisi di cristallizzarla su un foglio di carta con tutti gli elementi che rendevano quella persona di successo:
- Definire chiaramente degli Obiettivi e perseguirli incessantemente
- Dividere questi obiettivi in Micro-Obiettivi
- Fare la attività che ci fanno conseguire quegli obiettivi nel Momento Giusto della giornata
- Dedicare costantemente tempo alla Pianificazione
- Rimanere Focalizzati su quello che si sta realizzando senza disperdere l’attenzione
- Relazionarsi bene con le altre persone sia a livello personale che professionale
- Prendersi appieno la Responsabilità della propria vita
- Sfruttare le energie delle prime ore del Mattino alzandosi presto
- Leggere
Ogni tanto, per ricaricarmi di energia positiva, mi rileggo quel biglietto.
Penso che ogni persona dovrebbe avere un biglietto simile e ricordarsi costantemente cosa fa la differenza fra una vita misera ed infelice ed una vita ricca e di successo. La fortuna può aiutare ma ciò che è dentro a se stessi è più importante