Anche tu puoi!

Anche tu puoi!

“Il nocciolo della tua personalità è l'autostima, quanto ti piaci. Più ti piaci e ti rispetti, meglio farai in qualsiasi cosa tu voglia intraprendere.”  Brian Tracy


“Sono circondata da persone che si mettono in testa una cosa e riescono a farla, per me non è così. Io non ci riesco, non ne sono capace! Mi sento un fallimento. Vorrei tanto cambiare, ma non sono in grado”. 

Ti capita di pensare frasi del genere? Allora è arrivato il momento di fare una messa a punto della tua autostima, se desideri apportare dei cambiamenti nella tua vita

Il ruolo giocato dall’autostima nel favorire o ostacolare un cambiamento è importante. Se ho un basso livello di autostima troverò alibi per frenare il cambiamento, per evitare di mettermi in gioco. Se ho una buona stima di me, tenderò a mettermi alla prova, a sfidarmi, grazie alla fiducia che ho nelle mie capacità.

Se credi di non riuscire in qualcosa, sei già a metà strada per il fallimento. Se la fiducia in te stesso è debole, vengono meno la motivazione e l’impegno nel perseguire un obiettivo. 

Se ritieni di avere le capacità per perseguire con successo la meta, sentirai la fiducia nelle tue capacità e t’impegnerai a raggiungere il tuo scopo.

“Se non credi in te stesso, chi ci crederà?” Kobe Bryant

Come posso interrompere il circolo vizioso della bassa autostima?

Affinché avvenga il cambiamento occorre lavorare per piccoli obiettivi (vedi articolo precedente). In tal modo ogni volta che si raggiunge un traguardo, l’autostima e il senso di autoefficacia si rafforzano. In questo modo si mette in atto un circolo virtuoso: a ogni cambiamento l’ambiente ci fornisce feedback positivi e questo fa migliorare la nostra autostima. Tutto questo ci porterà poi a individuare e affrontare ulteriori obiettivi perché ci sentiremo più competenti e avremo maggiore fiducia nelle nostre capacità.

Se vogliamo affrontare una maratona di chilometri e da anni non pratichiamo sport, inizieremo con il riprendere confidenza con la camminata. Nei primi giorni di allenamento faremo brevi tratti, poi inizieremo a correre, prima a ritmi soft, poi aumenteremo l’intensità dell’allenamento. I primi giorni avremo dolori ai muscoli, poi piano piano, vedendo che siamo capaci di allungare il percorso, affronteremo percorsi più lunghi fino a reggere il percorso della maratona. Questo ragionamento lo possiamo applicare in generale a vari ambiti della nostra vita, quando ci diamo un obiettivo e lo vogliamo raggiungere, pur essendo “fuori allenamento”.

E ricorda, ogni volta che raggiungi un obiettivo, ogni volta che riesci in qualcosa, riconosci questo a te stesso e al tuo impegno. Questo è il modo positivo di nutrire la tua autostima e di rafforzarla. Ciò che dici a te stesso, ciò che pensi di te stesso, influenza il tuo modo di essere. Quindi crea un dialogo positivo con te stesso.

L’autostima si costruisce attraverso il dialogo che abbiamo con noi stessi e attraverso le azioni che mettiamo in atto. Dunque l’ideale è:

  • creare obiettivi in linea con i nostri reali bisogni (puoi approfondire questo argomento in un mio articolo);
  • individuare il primo obiettivo su cui lavorare;
  • assicurarci che l’obiettivo sia realistico
  • suddividere l’obiettivo in micro-obiettivi;
  • al raggiungimento dei vari micro-obiettivi, riconoscere a noi stessi quello che abbiamo fatto per arrivare al successo e farci i complimenti;
  • passare al micro-obiettivo successivo.

E se incontri un ostacolo? Porta alla mente le cose che sei stato in grado di fare in passato quando ti sei trovato in situazioni simili e ti sei impegnato, forte delle tue capacità, grazie alla fiducia in te stesso. Con questo atteggiamento mentale, puoi permetterti di sperimentare anche delle nuove soluzioni, se noti che quelle usate fino ad ora sono poco efficaci. 

Questo circolo virtuoso ha ripercussioni positive anche sull’autoefficacia, che Albert Bandura definisce “la convinzione di essere in grado di organizzare e realizzare le azioni per gestire le situazioni che si incontrano in un particolare contesto in modo da raggiungere gli obiettivi prefissati” e “le convinzioni circa le proprie capacità di organizzare ed eseguire le sequenze di azioni necessarie per produrre determinati risultati”.

Quindi porsi mete e vederci in grado di raggiungerle ci fa sentire orgogliosi e competenti, rende la nostra autostima più salda e aumenta la nostra autoefficacia. Renderci conto di riuscire a fare le cose ci permette di “alzare l’asticella”, sfidarci, osare, uscire dalla nostra zona di comfort e crescere.

Ricorda “Amati! Sei la persona con cui passerai tutta la vita!”


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