IL LENTO CROLLO DEL DOLLARO AMERICANO
E se vi dicessi che esiste un nuovo concorrente del dollaro statunitense, più popolare del toast all'avocado servito durante il brunch dei millennial?
Questo nuovo rivale ha:
Ebbene, esiste e si chiama BRICS.
Questa simpatica crew che somiglia a una boyband è composta dai leader delle più grandi economie emergenti.
BRICS è l'acronimo di cinque principali economie emergenti: Brasile Russia India Cina Sud Africa. Ci sono anche altri paesi, ma sono come le comparse di un film: essenziali, ma nessuno ricorda i loro nomi.
Il loro obiettivo? Rovesciare l'egemonia globale del dollaro statunitense.
Quando scoppiò la guerra in Ucraina, gli Stati Uniti tagliarono fuori la Russia dal commercio mondiale e sequestrarono i suoi beni esteri.
Ciò ha spaventato molte nazioni, spingendole a chiedersi: perché detenere asset denominati in dollari se gli Stati Uniti possono semplicemente impossessarsene con la forza?
I BRICS non sono una novità: esistono dal 2009. Allora perché ne parlo ora?
Bene, perché ora chiedono al Medio Oriente di smettere di usare il dollaro USA per il commercio di petrolio
Nessun commercio di petrolio in dollari —> minore domanda di dollari —> economia statunitense più debole
Dire che questo sarebbe catastrofico per gli USA è un eufemismo. Un eufemismo grosso.
Quindi cosa possono fare gli Stati Uniti? Sanzionare tutti i 159 paesi? Lol.
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Realisticamente, hanno 2 opzioni:
Ma la cosa più importante è che sembra che i paesi BRICS stiano elaborando la propria moneta: i BRICKbucks.
Hanno in programma di sostenere la loro nuova valuta con oro e altre materie prime.
Confrontatelo con il dollaro statunitense, sostenuto unicamente dalle lacrime di Jerome Powell.
Non stiamo parlando di un giocatore di serie B: i BRICS rappresentano una minaccia significativa all'egemonia degli Stati Uniti.
Ma non fraintendetemi: non tifo per i BRICS: sono altrettanto distruttivi per la gente comune quanto lo è l'USD.
È come scegliere tra una devitalizzazione o un colpo all'alluce ogni giorno per un anno. Entrambe sono dolorose, solo in modi diversi.
La mia scelta? Bitcoin.
Perché quando le valute mondiali giocano al gioco delle sedie musicali, Bitcoin è il bambino che porta con sé il suo pouf.
Fonte: The Bitcoin Therapist