Professionista o Imprenditore? Nessuna contrapposizione: perchè i professionisti devono capirlo quanto prima!

Professionista o Imprenditore? Nessuna contrapposizione: perchè i professionisti devono capirlo quanto prima!

Perché parlo insieme di Professione e Imprenditoria?

Non certo per ingenerare confusione ma anzi per chiarire le idee a quei professionisti (ancora troppi) che contrappongono le due categorie.

1.   Un punto fermo da cui partire

Il Professionista altro non è che un Imprenditore che vende al Mercato i suoi Servizi Professionali nel rispetto della legge e dei vincoli che gli derivano dall’Ordine Professionale di appartenenza (ove il Professionista sia iscritto ad un Albo Professionale).

Cosa vuol dire nel concreto?

Semplice: quando si parla di sviluppo del business i modi di pensare e agire imprenditoriale e professionale convergono e le differenze sostanziali fra le due categorie si appianano (ti prego, non tirarmi fuori gli articoli 2082 e 2230 del Codice Civile).

Diciamoci la verità: non è maledettamente evidente l'arricchimento personale che la contaminazione (fusione armonica dei pensieri di persone di categorie diverse, di età diverse, di sesso diverso, di nazionalità diverse.....) porta?

2.     Il grande errore

Sbagliano tutti quei professionisti che continuano a pensare che lo sviluppo del loro business si basi sulla sola padronanza di competenze tecniche abbinata alla qualità del servizio e alla volontà/capacità lavorativa.

Queste tre qualità sono assolutamente necessarie ma non fanno la differenza; d’altro canto, scappati di casa a parte, quanti sono i professionisti presentabili al mercato che ne sono privi? Praticamente nessuno.

Il punto dolens è appunto questo: ti ritrovi ad essere presentabile al mercato ma incapace di avere un impatto significativo sullo stesso.

3.     Cosa ti serve?

Vivere imprenditorialmente la professione richiede un mindset diverso da quello classico e un’integrazione delle competenze tradizionali con altre di diversa specie.

Vediamo.

 4.     Mindset

Personalmente penso (e riscontro) che il successo di una persona dipenda in larga parte (quella maggioritaria) dal suo atteggiamento mentale.

Nei tuoi pensieri devono convergere

  • la capacità di pensare in grande (ponendoti obiettivi ambiziosi senza degenerare nella megalomania);
  • la passione incessante (ogni giorno, estendendola a chi lavora insieme a noi);
  • la resilienza (sapendo mollare quando è strategico farlo);
  • l’ottimismo (senza sognare ad occhi aperti);
  • la pazienza (non pensare che il tutto subito sia sempre possibile);
  • la velocità (senza essere frettolosi);
  • una grande attenzione alla sostenibilità del tutto (senza credere alla palla della “four hours week”);
  • la ricerca del divertimento (anche all’interno del contesto lavorativo);
  • la capacità di spostare il tuo focus dagli aspetti negativi a quelli positivi (la fatica è la stessa ma quello che ti porti a casa è decisamente migliore);
  • l’equilibrio (il successo va ben oltre il guadagno, comunque da ricercare senza demonizzarlo)

 5.     Nuove competenze

 Ti serve ora un set competenze e abilità integrative di quelle tradizionali (queste ultime da focalizzare su un numero sempre più ristretto di aree di interesse/clienti target, bandendo la tuttologia professionale) con cui:

  • sviluppare relazioni interne e esterne al tuo studio (esci dal guscio e vai dove accadono le cose); 
  • innovare (sin dalle piccole cose quotidiane, pervasivamente e no stop);
  • fare marketing (senza diventare un marketer - altro lavoro - ma capendone logiche e finalità);
  • vendere (integrando vendita e marketing);
  • organizzare (individuando i ruoli da coprire, assegnandoli e delegando, delegando e delegando);
  • essere un leader al passo con i tempi (sostituendo autorità e autoreferenzialità con autorevolezza e spirito di servizio);
  • misurare e leggere i numeri e i dati qualitativi (monitorando costantemente pochi indicatori critici);
  • sviluppare e applicare una cultura del tempo (imparando poi a minimizzarne l'uso per il lavoro operativo/delegabile e azzerandone la parte assorbita da lavori inutili);
  • digitalizzare (avendo ben chiaro il significato di digitalizzazione);
  • pensare strategicamente (coltivando lo sviluppo interiore di sé e del team);
  • risolvere i veri problemi del cliente (che non sono quelli che pensi tu ma quelli che il cliente ti dice quando lo ascolti sul serio).

6.     Attention, please

 Si può apprendere tutto, anche la natura del ruolo imprenditoriale MA l’apprendimento da solo non basta, devi poi fare (e qui entri in campo nuovamente TU e la tua volontà di cambiare).

 “L’unico vantaggio competitivo sostenibile consiste nella capacità di apprendere e cambiare più velocemente degli altri” (Philip Kotler).

7.     La Professione non è morta e anzi gode di ottima salute

Faccio ora chiarezza per i tanti professionisti (colleghi commercialisti e non) che lamentano quotidianamente la fine della loro professione: il modo tradizionale di portare avanti la professione, individualista e non sostenibile, è definitivamente kaputt, finito, morto, sepolto e non risuscitabile

MA

gli spazi di crescita profitto e la quantità di sfide da cogliere (e vincere) sono enormi per tutti quei professionisti alle prese con una svolta imprenditoriale dove:

  • l’autocritica sostituirà l’autoreferenzialità;
  • i proclami e il linguaggio complesso e incomprensibile ai più cederanno il passo alla comunicazione semplice e efficace;
  • il rapporto cliente/fornitore diventerà partnership (e conseguentemente non si lavorerà più con tutti).

Facile? Certamente no ma è talmente stimolante (e necessario) che sarebbe follia rinunciarvi.

Cosa ne pensi?

Alessandro, la Professione non muore, la professione è motivazione, è scienza, è curiosità, è dare prima di ricevere, è ricerca, ... è un sacrificio che dà VITA!! Ma la Professione ha bisogno continuamente di Discontinuità per non diventare un mestiere. Tutti dovremmo "Vivere per la professione e non con la Professione" Questo è il mio pensiero, la mia continua ricerca di essere nella professione pur non considerandomi un Professionista.

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