Stili di comunicazione ed assertività
Identifico le persone di successo come coloro che sono consapevoli di se stessi, che hanno raggiunto -o ci sono vicini- il proprio scopo della vita, che stanno bene nella loro pelle, non sentono il bisogno di compiacere gli altri, e sanno essere fedeli a se stessi, ma se ci penso bene, hanno tutti una caratteristica in comune: hanno una spiccata capacità relazionale che intendo a tuttotondo ossia come l’esser in grado di metter le persone a proprio agio, la capacità di far scattare con loro connessioni e quella di favorire un confronto reciproco.
E’ interessante sottolineare come una buona capacità relazionale si leghi con la consapevolezza dei diversi stili di comunicazione che possiamo adottare e delle diverse risposte che questi posson generare.
Partendo dal presupposto per cui situazioni differenti necessitino approcci comunicativi differenti, è anche interessante notare come gli stili comunicativi non siano rigidi, ma fluidi, si adeguano, infatti, a seconda di chi abbiamo davanti, a seconda del contesto e si modificano nel tempo.
Conoscere gli stili comunicativi è utile perché sono un mezzo fondamentale per allacciare connessioni che sono necessarie per avere successo in ambito lavorativo, sociale ed affettivo, e, fra i tre, quello su cui ci conviene investire tempo e pratica è lo stile assertivo che si pone come punto di equilibrio tra lo stile passivo e quello aggressivo.
STILI COMUNICATIVI
· STILE PASSIVO
E’ tipico di chi è socialmente ansioso, ha bassa autostima, tende a compiacere gli altri temendone la disapprovazione.
· STILE ASSERTIVO
E’ proprio di chi è in grado di gestire efficacemente pensieri, emozioni ed azioni proprie ed altrui ed è così in grado di instaurare una interazione improntata sulla collaborazione.
Il comunicatore assertivo sa catturare l’attenzione, coinvolgere e convincere l’interlocutore usando l’ascolto attivo, adottando un atteggiamento positivo e mostrandosi genuino.
· STILE AGGRESSIVO
E’ lo stile di chi si rapporta con prepotenza verso gli altri, di chi ha atteggiamenti prevaricanti ed ostili.
L’IMPORTANZA DELL’ ASSERTIVITA’
L’assertività è una capacità personale ed interpersonale che ci consente, in ogni tipo, di interazione, di esprimerci in modo compiuto, chiaro e ragionevole senza pregiudicare un sentire o un diritto proprio o altrui.
L’assertività è fonte di parecchi vantaggi, approfondiamone alcuni:
- migliora la fiducia in se e l’autostima e ci agevola nel guadagnare il rispetto altrui;
- riduce lo stress perché ci porta ad esprimere i nostri sentimenti e a far valere le nostre posizioni il che evita che il non detto sfoci in frustrazione ed ansia;
- concorre a prevenire/ridurre i conflitti perché stimola all’attivarsi nella risoluzione dei problemi e ti impedisce di stagnare nell’amplificazione degli stessi;
- favorisce la collaborazione nel team, perché creando un clima di apertura, e favorendo il reciproco confronto, tutti i componenti si sentono chiamati ad una partecipazione attiva e a dare il proprio contributo;
- aiuta a delegare grazie al fatto che permetta richieste chiare, trasparenti e specifiche;
- traccia linee di confine utili ad evitare richieste continue e fuori luogo perché aiuta a capire cosa sia la priorità e porta, quindi ad una corretta gestione di tempo ed energie.
METTERE IN PRATICA L'ASSERTIVITA'
Quando ci si esercita nel diventare più assertivi, il rischio è quello di sfociare nella aggressività, mentre, invece, essere assertivi è più raggiungere un perfetto equilibrio tra la passività e l'aggressività.
Gli esperti ribadiscono che si tratti di un'abilità e che, in quanto tale, basti metterla in pratica per affinarla, certo è che, se non si rientri tra quei pochi privilegiati in grado naturalmente di essere comunicatori assertivi, per farlo sarà necessario applicarsi con costanza ed a lungo nel tempo.
Utile potrebbe essere iniziare a piccoli passi, da situazioni semplici da gestire ossia in cui ci sentiamo più a nostro agio (lg. esercitarsi con gli amici e non con l'AD), in questo modo potremmo, a mente lucida, valutare l'impatto del nostro nuovo stile comunicativo (senza gravi conseguenze...) e, nel caso, affinare la nostra tecnica.
Sempre gli esperti consigliano di abituarsi ad esprimersi utilizzando la prima persona singolare perchè faciliterebbe chi ci ascolta a comprenderci senza che le nostre affermazioni vengan lette come intrise di un tono intimidatorio, ciò in sincrono con un linguaggio del corpo coerente, ovvero fatto di postura eretta, di apertura e legato ad un'espressione positiva e ad un contatto visivo costante, ma non invasivo.
Un altro consiglio che spesso viene suggerito è quello di esprimersi con professionalità e precisione, utilizzando un linguaggio coinciso che ci porti direttamente al punto.
E' anche importante saper da un lato impostare i confini che ci aiuteranno ad esser maggiormente rispettati e, nel contempo, a capire se, quando vengano calpestati, qualcuno ci stia impartendo un ingiusto trattamento e dall' altro dimostrarsi anche flessibili perchè, come detto, assertività è equilibrio, raggiungere un compromesso, non uno scontro.
L'ultimo consiglio è, probabilmente il più ostico da mettere in atto (per lo meno per gli emotivi come me!), ossia assumere il controllo sulle proprie emozioni, nel senso che non sarà l'ideale esercitarsi laddove si sia troppo coinvolti emotivamente, meglio procrastinare a quando si sarà più calmi.
L assertività connessa all’ intelligenza emotiva è una tra le prime qualità per aver successo nel mondo del lavoro ! ( ma direi anche utile per la vita di tutti i giorni)
Consulente della relazione umana e commerciale - Life & Business Coach - Consulente presso MANDY GROUP - Piacenza - Milano - Bergamo .
4 anniL'assertività è un'ottima compagna di viaggio