Recuperare la memoria storica e rammentare gli accadimenti degli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale, a partire dai bunker ancora disseminati sul territorio: è questo lo scopo dell'associazione Bunker Recoaro 1944-1945, che promuove il paese ai piedi delle “Piccole Dolomiti” come luogo di storia – anche dolorosa – e di pace. Ne ho parlato su L'Altramontagna ⬇️
Post di Montanarium
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Buongiorno, oggi raccontiamo l'eccezionale ritrovamento di un sottomarino tedesco tipo XXI (Elektroboot) realizzato alla fine della guerra. Cosa aveva di così particolare? Buona lettura https://lnkd.in/dKwSqtwz
il ritrovamento dell'U 3523 nei fondali del mare del Nord •
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4 novembre l’italia metteva fine alla sua partecipazione alla Prima guerra mondiale con l'armistizio di Villa Giusti. Una proprietà del conte Vettor Giusti del Giardino, senatore ex sindaco di Padova, in cui il comando del regio esercito italiano ha ip suo comando. È qui che la diplomazia di entrambi gli schieramenti è a lavoro da alcuni giorni ed è anche da qui che passano le ultime ore di guerra. Il giornalista Ugo Ojetti ne dà un giudizio implacabile sul Corriere della Sera. «Più brutta non si poteva trovare, ma gli austriaci la meritano. Brutta, sì, gialla, stinta e nuda. Milano, 5 novembre 1918. Le rotative del quotidiano Il Corriere della Sera hanno appena stampato una prima pagina dell’edizione pomeridiana che passerà alla storia. Il titolo è a dir poco sensazionale: «L’Austria ha capitolato». E’ la fine di una guerra durata quarantuno mesi, dal maggio 1915 al novembre 1918, l’Italia ha combattuto ininterrottamente e dalla quale circa 650mila italiani non hanno fatto più ritorno a casa. L’armistizio firmato fra il regio esercito italiano e l’imperial regio esercito austro-ungarico entra in vigore alle ore 15 del 4 novembre. Ottobre 1918 l’esercito italiano ingaggia un gigantesco scontro che passa alla storia come Battaglia di Vittorio Veneto. È l’ultimo conflitto armato fra i due schieramenti e segue un’altra gigantesca battaglia, combattuta a giugno e battezzata da Gabriele D’Annunzio come Battaglia del Solstizio, che ha visto il fallimento dell’offensiva austriaca. Ho un nonno cavaliere #cavalieredivittorioveneto Prima Guerra Mondiale non è assolutamente un evento del “passato”. È un evento le cui conseguenze sono ben presenti nel giorno d’oggi e nelle crisi peggiori che dobbiamo affrontare. È difficile, prima di tutto, trascurare le macro-conseguenze politiche della guerra. Il conflitto scoppiato in Europa pose fine alla prima globalizzazione e alla prima grande era liberale della storia, nota come Belle Epoque. Ci sono, invece, conseguenze pratiche, militari, che discendono direttamente dalla Prima Guerra Mondiale, crisi aperte nel 1914 e mai richiuse. La ex Jugoslavia è la prima che viene in mente. Soprattutto considerando che il pretesto per scatenare la guerra fu proprio l’attentato a Sarajevo, attuale capitale della Bosnia Erzegovina, allora protettorato austro-ungarico. La Jihad islamica venne proclamata il 14 novembre 1914 dallo sceicco ul Islam, allora la massima autorità religiosa dell’Impero Ottomano, cioè la prima potenza musulmana del mondo. L’Impero Ottomano non esiste più dal 1918, il califfato è stato ufficialmente abolito dalla Repubblica Turca nel 1923. Jihad contro le potenze occidentali (l’Impero Ottomano era alleato di Germania e Impero Austro-Ungarico) non venne mai formalmente Non solo: il collasso e lo smembramento dell’Impero Ottomano nel 1918, sono tuttora alla base del revanscismo islamico Elisabetta Failla "Economia & Finanza Verde®" ISPI - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale
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Buongiorno, ad ottant’anni dagli avvenimenti della 2 guerra mondiale esistono ancora falsi miti, consolidati da polemiche, talvolta pretestuose e molto personali, in merito alle cause della sconfitta. Una sconfitta che non fu personale ma di sistema, perché la Seconda guerra mondiale fu la prima guerra tecnologica tra capacità industriali e noi la combattemmo con gli uomini. Bertozzi ritorna su un argomento sul quale esistono molti punti da chiarire: il tiro notturno https://lnkd.in/dSUgDzy4
Il combattimento notturno e la Regia Marina italiana • OCEAN4FUTURE
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La guerra oltre la battaglia: umanità e disllusione. La pubblicazione raccoglie gli articoli scritti dall'autore come corrispondente durante la Seconda Guerra Mondiale. Attraverso uno stile crudo e realistico, Steinbeck racconta la vita quotidiana dei soldati al fronte, concentrandosi sulle loro preoccupazioni immediate come il cibo, il riposo e la sopravvivenza, le cimici, le zanzare, piuttosto che sulle strategie militari. La guerra è vista attraverso i loro occhi, fatta di paura, fatica e disumanizzazione. Steinbeck descrive in modo potente il trauma fisico e mentale dei soldati, dalle esplosioni che deformano la realtà all’intorpidimento dei sensi che porta a gesti definiti eroici, ma che in realtà sono solo reazioni automatiche. Il libro sottolinea come la guerra cambi profondamente gli uomini, rendendoli diversi, incapaci di ricordare la realtà dopo mesi di combattimento. Non mancano momenti di assurdità, come le scene in cui i civili siciliani lanciano grappoli d'uva ai soldati americani in segno di gratitudine. Steinbeck mescola realismo e ironia, rendendo questo libro un documento toccante e umano, che riflette sulla brutalità del conflitto e la resilienza delle persone coinvolte. La descrizione della presa di Ventotene è un capolavoro. https://lnkd.in/g77sedSJ
C'era una volta una guerra. Cronache della Seconda guerra mondiale
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Un Italia che non c’è più
UN EROICO COMANDANTE Il 3 febbraio 1943, nel canale di Sicilia, il Capitano di Corvetta Enea PICCHIO, nato a Oleggio (NO) nel 1906, dopo aver posto in salvo l'equipaggio, non abbandonò la sua nave, il cacciatorpediniere Saetta, che affondava. Si inabissava secondo i più antichi codici del mare, salutando la Bandiera, il simbolo dei valori più alti per un militare. Già decorato in vita con tre Medaglie di Bronzo, per il suo eroico sacrificio fu decorato alla memoria con la Medaglia d'Oro al Valor Militare per la seguente motivazione: "Comandante di Silurante, eseguiva numerose e rischiose missioni di guerra in acque fortemente controllate da aerei e sommergibili avversari, distinguendosi particolarmente in lunga, difficile e contrastata operazione di rimorchio e di trasporto combustibile ad un porto avanzato d'oltremare. Nella sua ultima missione di scorta, irrimediabilmente colpita l'unità da offesa subacquea ed in condizioni atmosferiche avverse, si preoccupava della salvezza del suo equipaggio dando con calma e serenità le disposizioni del caso. Benché sollecitato dai suoi dipendenti, rifiutava di portarsi in salvo e, irrigidito nella posizione di "saluto alla bandiera", si inabissava con la sua nave, lasciando ai posteri luminoso esempio di eroica abnegazione e di sublime attaccamento al dovere." Ciro Niglio MAI DIMENTICARE Grazie per aver letto questo post, con la speranza che questo ricordo possa essere divulgato e condiviso liberamente. Tutti sono invitati a seguire la pagina FB “Esempi Quotidiani”, perché “per superare le sfide del futuro servono Valori, che sono chiari negli Esempi del passato (Ciro Niglio)”
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Un mio breve articolo sul Camposanto monumentale di Pisa durante la seconda guerra mondiale.
Dalla distruzione riaffiora il passato – Il Camposanto Monumentale di Pisa | Il Giornale dell'Umbria - il Giornale on line dell'Umbria
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COME SI STUDIANO LE GUERRE Causa occasionale e cause strutturali: annotazioni metodologiche tra Grande Guerra (1914-18), Guerra dei Sette anni (1756-63) e attualità (conflitto ucraino). Le guerre sono acceleratori di processi. Una guerra non è mai un lampo che si accende all'improvviso; vi sfociano le tensioni lungamente accumulate tra le potenze belligeranti. Così l'abc metodologico, quando ci si accosta allo studio di un conflitto, è rappresentato dalla distinzione tra causa occasionale e cause remote, o strutturali. Queste ultime assumono importanza maggiore, essendo atte a mostrare la causalità specifica alla base delle guerre, dal momento che investono le dinamiche di lunga durata. La Grande Guerra, per esempio, fu un conflitto ottocentesco quanto alle sue cause profonde. Nel 1914 si scaricarono le lunghe linee di tensione che si erano accumulate nel corso dell'ultimo trentennio del secolo precedente. https://lnkd.in/dcKuChPC
Come si studiano le guerre | ilmiosito
pierpaolocaserta.com
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BEN FATTO Questo documentario è la ricostruzione di una delle sequenze belliche più rovinose del secondo conflitto mondiale.
LA7 DOC - Sacrificate Cassino
la7.it
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Da GAZA UNDERGROUND Iron Swords: le nuove sfide dell’offensiva terrestre nella guerra Israele-Hamas. Come ho evidenziato nel mio libro ("Gaza Underground"), la guerra urbana è una delle sfide più complesse e multiformi che un esercito possa affrontare. Questo tipo di conflitto si distingue per la sua intensità e per le implicazioni profonde non solo dal punto di vista tattico, ma anche percettivo ed etico-morale. A livello percettivo, la guerra urbana mette in luce un contrasto marcato tra le aspettative di una società incline alla moderazione e alla ricerca di una condotta eticamente accettabile nel conflitto, e la realtà brutale dei combattimenti urbani, dove i costi in termini di vite umane, distruzione materiale e perdita di legittimità internazionale possono essere devastanti. Questa discrepanza crea una sorta di dissonanza cognitiva, rendendo difficile per gli eserciti moderni, ancorati ai valori delle società liberali, prepararsi adeguatamente alla brutalità intrinseca di questo tipo di combattimento. https://lnkd.in/dwCaDKGd
Iron Swords: le nuove sfide dell’offensiva terrestre nella guerra Israele-Hamas.
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LE RADICI EUROPEE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE Quali sono le radici europee del più sanguinoso e feroce conflitto della storia? Potrebbe sembrare una provocazione chiamare le due guerre mondiali “guerre civili europee”, ma certo non sarebbe una scelta priva di senso, dato che i conflitti più sanguinosi della storia sono nati in Europa a causa di problemi specificamente europei. Nel 1870 la guerra franco-prussiana, tra il 1912 e il 1913 le guerre balcaniche, tra il 1914 e il 1918 la Prima Guerra Mondiale, tra il 1936 e il 1939 la guerra civile spagnola e tra il 1939 e 1945 la Seconda Guerra Mondiale…. https://lnkd.in/dvqMTMVf
LE RADICI EUROPEE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE - Blog Università eCampus
https://blog.uniecampus.it
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