Forza e coraggio
Tempo di grandi cambiamenti e aspettative.
Spesso gli uni non coincidono con le altre ma la speranza è l'ultima a morire.
In un recente passato ho cercato di contribuire a migliorare e a modificare l'approccio politico nei confronti della nautica italiana e ho fatto quello che mi era stato commissionato ma i risultati sono stati mediocri se non nulli.
Meditando in questi anni ho cercato di capire perché così spesso le aspettative della nautica italiana sono disattese.
Certo, la demagogia della politica, essere il capro espiatorio preferito delle inefficienze dei nostri governi....ma secondo me c'è un altro punto.
L'Italia è un Paese che è circondata dal mare per 8.300 km.
Abbiamo avuto, e tutt'ora abbiamo, Ministeri e istituzioni inutili e nel 1994 hanno accorpato il Ministero della Marina Mercantile con quello dei trasporti annullando di fatto potere contrattuale e specificità di un settore così complicato quale è quello della marina mercantile e trascinando la nautica da diporto, che di fatto fa parte anche del settore turistico, in un crogiolo dove il rotabile su gomma la fa da padrone.
Dulcis in fundo la deregulation del Demanio che ha contribuito a insabbiare porti turistici e non solo quelli.
Speriamo in un prossimo cambio di rotta
M. Gardelli