“Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime”
ll 21 novembre, in occasione della “Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada” si è tenuta la terza edizione del convegno “Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime” organizzato da Anas insieme a PIARC Italia, l’associazione mondiale della strada, in collaborazione con l’Ordine degli ingegneri della Provincia di Roma e con il Centro di Documentazione Giornalistica e con il patrocinio del Consiglio Nazionale Ingegneri.
Nel corso della sessione plenaria è stata presentata l’indagine Anas sugli stili e i comportamenti di guida condotta dall’Istituto CSA Research dalla quale emerge che gli automobilisti hanno da una parte un’alta percezione delle loro capacità di guida, dall’altra una forte critica sulle capacità degli altri.
Tra le cattive abitudini rilevate dall’osservazione diretta sulle strade oggetto del campione, il 75,7% dei guidatori non indossa le cinture sui sedili posteriori, il 48,4% non usa il seggiolino per il trasporto dei bambini, il 77,7% non mantiene una corretta distanza di sicurezza, il 54,1% non utilizza le frecce per cambiare corsia, il 10,3% usa il cellulare mentre guida.
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Dati preoccupanti sui comportamenti tenuti che purtroppo portano all’incidente ed a lesioni gravi e mortali. Per questo motivo il convegno ha voluto dare spazio alle testimonianze di chi ha subito un lutto a causa di un comportamento “criminale” di un guidatore. L’intervento di Stefano Guarnieri ha focalizzato l’attenzione sul “valore delle parole” che non debbono più, nel caso degli incidenti stradali, giustificare chi ha comportamenti sbagliati alla guida, spostando l’attenzione sull’auto pirata, sull’asfalto killer, sulla nebbia assassina, dimenticando che è una persona quella che usa il volante.
Mentre Sandro Vedovi ha presentato il servizio di pronto soccorso psicologico ANIA Cares. Un’occasione fornita dal convegno ANAS per promuovere il progetto della Fondazione ANIA che fornisce gratuitamente assistenza psicologica alle vittime di sinistro stradale ed ai loro familiari. Un numero verde 800 893 510 ed un help line www.aniacares.it che rendono disponibile una rete di 120 psicologi specializzati nell’alleviare la sofferenza di chi ha subito una perdita o una grave lesione provocata dalla violenza stradale.