Ma io lavoro “A GRATIS”? REPLAY..
Etica: valore legato a comportamenti umani che per definizione si intendono corretti, giusti, leciti, onesti, leali. Ma come tutti i comportamenti umani la definizione di questa parola è di per se soggettiva e ognuno la adatta al proprio modo o stile di vita e di abitudini. O ne cambia il significato per applicazione, così che c’è chi ha determinati principi etici nella vita personale e altri in quella lavorativa. Io preferisco in assoluto le persone etiche “a tutto tondo”, nella vita così come nel lavoro. Quelle persone che non si approfittano del prossimo, nel mio caso del loro fornitore.
Amo il mio lavoro. Lo faccio con grande passione. Posso affermare che mi diverte proprio. Per questa ragione amo anche i miei clienti e per loro do il massimo, senza risparmiare me stesso, la struttura in cui lavoro e i miei bravissimi ed affezionati collaboratori. Ma per dare il massimo, ho bisogno di un rapporto empatico importante, condizione fondamentale per ottimizzare costi e risultati. In 42 anni di lavoro (… sono davvero tanti) fortunatamente questo è stato possibile, così che nel tempo sono riuscito ad avere un portafoglio clienti consolidato, affezionato, che condivide questa mia visione.
Ovviamente non è sempre così. Nel senso che non sempre nel percorso lavorativo si incontrano clienti etici, capaci di rispettare il lavoro dei loro fornitori. Così accade che durante certi colloqui commerciali con nuovi probabili clienti, quando le trattative ed il rapporto sono ancora in fase di definizione, la domanda che mi pongo intimamente è: “Ma perché mi chiedi di lavorare gratis?”. Lo stesso accade quando, dopo avere consegnato un determinato ciclo di lavori, mi si chiede di fare altre cose, sviluppare altre attività. La frase più tipica, in queste occasioni è: “…tanto ti ho pagato la fattura…”. Si. Mi hai pagato la fattura, e ti ringrazio, ma dell’altro lavoro, non di quello che mi stai chiedendo. Sarebbe come andare a fare la spesa al supermercato e poi dire alla cassiera: “oggi non pago perché ho già pagato la spesa della settimana scorsa…”. Ma la cosa che più mi infastidisce ed umilia, è quando mi si chiede di fare una pianificazione, di studiare una proposta di layout per una company profile o per un catalogo e non avere più nessuna notizia, salvo poi vederlo sviluppato mesi dopo, uguale, da un’altra agenzia. E allora mi interrogo sul significato di “etica”, e a 62 anni ancora non mi do pace, pensando che è un valore così poco attuale e praticato.
Meno male che per questi aspetti tutti i miei clienti più consolidati si salvano :-)
PRESIDENTE Consorzio FORMA. Formazione Professionale Sostenibilità Ambientale • Attività Culturali • Comunicazione
8 anniOttima riflessione!