Russia-Occidente: Boots on the Ground
Preparativi di guerra?
Si intensificano i movimenti militari dell’Occidente di fronte ai timori di un attacco russo in Ucraina. Vari membri NATO stanno allertando le proprie truppe e spostando jet da combattimento e navi da guerra verso Mar Nero ed Europa orientale, regione quest’ultima che già ospita quattro “battle group” dell’alleanza (circa 4.500 soldati).
Presto potrebbe poi aggiungersi un contingente americano: secondo indiscrezioni, Biden starebbe valutando di inviare fino a cinquemila soldati nel Baltico, pronti a diventare 50mila qualora la situazione dovesse deteriorarsi ulteriormente. Se, dispiegando circa 100mila soldati russi ai confini con l’Ucraina, Putin puntava a mettere pressione alla NATO per ottenere il suo ritiro dai paesi dell’est Europa, finora ha ottenuto il risultato opposto.
Lo spettro dell'Afghanistan
L’invio di truppe americane in Europa segnerebbe un importante cambio di passo per l'amministrazione Biden, finora sempre attenta ad evitare azioni militari appariscenti per non provocare reazioni scomposte del Cremlino.
Biden continua però a escludere il dispiegamento di truppe Usa in territorio ucraino: un’opzione inaccettabile al suo partito e non solo, dopo le fatiche ventennali dell’intervento in Afghanistan. Tuttavia, gli USA ventilano sempre più concretamente la possibilità di fornire agli ucraini armi e risorse necessarie per condurre una vera e propria guerriglia contro una potenziale occupazione militare russa. Ovvero fare dell’Ucraina un nuovo Afghanistan per i russi, complicando la fase della transizione post-invasione, anche se Putin riuscisse a installare a Kiev un regime “amico” (come denunciato ieri dall’intelligence britannica).
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Germania sotto tiro
Da questa parte dell’Atlantico, gli alleati europei si dividono sul da farsi. Il Consiglio dei Ministri degli Esteri UE di oggi si è concluso con la riaffermazione di “enormi conseguenze” per la Russia in caso di invasione, ma senza un’indicazione delle possibili sanzioni da imporre.
La Germania vorrebbe evitare l'espulsione della Russia dal sistema di pagamenti internazionali SWIFT che, chiudendo ogni canale ufficiale per trasferire denaro in Russia, complicherebbe ulteriormente l’acquisto di gas russo. Una posizione che rilancia le accuse di chi considera Berlino troppo accondiscendente con Mosca. E in questo contesto non aiuta la mancata concessione della Germania all’Estonia dei permessi necessari per l'esportazione di armi di origine tedesca a Kiev.
Insomma, persino di fronte a un’escalation alle porte di casa, l’Europa è alla continua ricerca di una risposta unitaria. Se non ora, quando?
Una eventuale guerra non conviene a nessuna delle due Nazioni. Piuttosto, sarebbe meglio dividere l'Ucraina in due, Filo Europeista e Filo Russia ed evitare milioni di morti.
Via Troilo il Grande, 55 Casal Monastero Roma
3 anniSe per discutere, tra capi di Stato o dirigenti e giocatori di carte al bar, ogni volta bisogna fare la guerra, allora forse si è in troppi a parlare, qualche volta i saggi riescono a stare più zitti dei guerrieri lottando da ubriachi o malati di potere e ossessivi compulsivi di piacere Buona giornata
Esperto di logica e di analisi degli scenari energetici - collaboratore progetti ONG
3 anniBraccio di ferro tra Russia e America.e l'europa ne paga le conseguenze....preoccupato.
Cofounder Hörmann Italia Srl adesso in pensione presso INPS_official
3 anniRicordo che se parte il conflitto Ucraina Russia si accoda la Cina con Taiwan e la Turchia con Cipro