Fotovoltaico: cosa aspettarsi dal 2022

Fotovoltaico: cosa aspettarsi dal 2022

PER L’ANNO IN CORSO È PREVISTO UN INCREMENTO DEL 20% DELLA NUOVA POTENZA SOLARE INSTALLATA NEL MONDO E IN EUROPA. IN ITALIA, INVECE, I PLAYER SPERANO CHE LA CONFERMA DEL SUPERBONUS, UNO SNELLIMENTO DEGLI ITER AUTORIZZATIVI E GLI EFFETTI DELLA DIRETTIVA RINNOVABILI PERMETTANO AL MERCATO DI TORNARE A CORRERE

Ci siamo appena lasciati alle spalle un anno decisamente intenso e dinamico per il mercato del fotovoltaico. Un 2021 che sarà ricordato soprattutto per quel fenomeno di shortage dei componenti, tra cui in particolare moduli e batterie, e dei rallentamenti delle forniture, con forti oscillazioni sui prezzi e con diversi progetti, in particolar modo di grandi dimensioni, cancellati o posticipati in attesa di un ritorno alla stabilità. Nonostante i fenomeni appena descritti, il 2021 ha confermato un importante aspetto: la corsa del fotovoltaico è inarrestabile e, grazie al Lcoe raggiunto dall’energia solare e ai continui rincari dei costi dell’energia, anche nei prossimi anni dobbiamo aspettarci un continuo aumento della domanda. Ma andiamo con ordine.

Secondo l’ultimo report dell’International Energy Agency (IEA), nel 2021 sarebbero stati totalizzati 160 GW di nuovi impianti fotovoltaici a livello globale, con una crescita del 17% sul 2020. Il dato è in aumento rispetto alle previsioni di maggio 2021, secondo le quali IEA stimava per l’anno appena concluso un nuovo installato solare pari a 145 GW. “Abbiamo rivisto le stime al rialzo”, è quanto emerge dallo studio, “perché gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione e le misure a sostegno delle rinnovabili battono di gran lunga l’aumento dei prezzi legati allo shortage di materie prime che impattano sulla realizzazione di nuovi impianti”.

E per quanto riguarda il 2022? Secondo un altro autorevole centro di ricerca, ossia IHS Markit, nel corso dell’anno la nuova potenza fotovoltaica installata a livello globale potrebbe superare i 200 GW, con una crescita del 20% rispetto agli oltre 160 GW stimati per il 2021. Per la prima volta potrebbe quindi essere superata la soglia dei 200 GW nonostante l’aumento dei prezzi dei componenti e dei trasporti previsti anche per quest’anno.

A guidare la crescita potrebbero essere i segmenti residenziale, commerciale e industriale. Secondo IHS, gli impianti su tetto hanno registrato una crescita notevole nel corso del 2021, mentre tanti progetti di taglia utility scale sono stati rimandati o addirittura annullati proprio per lo shortage di componenti e per l’aumento dei prezzi dei moduli, che a metà 2021 erano ritornati ai livelli pre Covid con rincari fino al +15%. IHS Markit prevede che il fenomeno di shortage e gli elevati costi di trasporto continueranno anche nel 2022, per poi attenuarsi dal 2023.

«Registriamo un aumento della domanda di nuovi impianti fotovoltaici a livello globale, ma la catena di approvvigionamento non è pronta a soddisfare questa crescita, avrà bisogno di tempo per adattarsi», spiega Edurne Zoco, executive director Clean energy technology di IHS Markit. «Lo abbiamo visto chiaramente nel mercato del polisilicio, che continuerà a rappresentare un collo di bottiglia per la crescita del fotovoltaico nel 2022, fino a quando la nuova capacità pianificata non verrà aumentata dal 2023 in poi»

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