Celebrate le conclusioni
Quando ero in attesa di Laura, ho chiesto a mio marito Stefano di realizzare nel nostro studio una lavagna sul muro (con la pittura lavagna), e siccome, si sa, le donne in attesa non si fanno attendere, la lavagna è stata realizzata in men che non si dica. Laura ha già spento la sua prima candelina da un po', ma la lavagna è rimasta lì, nel suo "grigiore", troppo bella per essere sporcata con il gesso, o forse in attesa di quell'utilizzo geniale che mai è arrivato... sino ad oggi.
Oggi ho finalmente deciso di rendere onore al "regalo" di mio marito, e ho tirato fuori i gessi dal cassetto. Sono sicura che tutti state pensando all'effetto del gesso sulla lavagna, anche io l'ho pensato prima di mettermi all'opera (tra l'altro, anche questo elemento ha giocato da deterrente). Per fortuna hanno inventato i gessi a pennarello, ma devo ancora attrezzarmi. Intanto voglio raccontarvi per cosa ho utilizzato la lavagna e perché ne parlo proprio qui.
Proprio oggi ho letto questo monito:
Celebrate le conclusioni perché precedono nuovi inizi
E quale miglior conclusione va celebrata se non quella di un anno intero? Un altro anno che ci mettiamo alle spalle, pronti (forse!?) ad accogliere il nuovo che verrà. La fine dell'anno per me è un buon pretesto per fare il punto della situazione, chiedermi dove sono arrivata, capire verso dove voglio andare, cos'è talmente importante da richiedere energie e cosa, piuttosto, va lasciato andare. In particolar modo, è il momento migliore per ricordare le cose di cui essere grata e decidere cosa, invece, lasciar andare per sempre.
Qualche anno fa ho deciso di celebrare la fine dell'anno scrivendo la lettera alla me stessa futura. Ricordo bene il peso di ogni singola parola, e quanto sia stato determinante mettere nero su bianco certi pensieri, certi bisogni e certe decisioni per diventare quella che sono adesso. Forse dovrei decidermi a rispondere alla me stessa passata, se non altro per consolarla e rassicurarla (facile parlare al futuro, ma ci pensiamo mai a cucire il passato!?).
Da quando siamo spostati, io e Stefano siamo soliti celebrare la fine dell'anno insieme. Per quanto si tratti di un'attività tanto personale, ci è sembrato il caso di prenderci un momento per "noi" più che per "se", vista la gran mole di idee, obiettivi e sogni che condividiamo. L'anno scorso abbiamo utilizzato i LEGO e abbiamo costruito un bel camper (con tanto di baby-figure inclusa), quest'anno ricorreremo ai nostri cari post-it, e visto che serviva una lavagna, eccoci al punto iniziale di questo racconto: sfruttiamo la lavagna in grafite nera che abbiamo nello studio! Pinterest mi ha fornito il canovaccio di partenza, ed ecco pronto il nostro canvas da popolare, suddiviso in precise sezioni che voglio descrivere a beneficio di chi vorrà fare lo stesso esercizio (magari con un diario o un foglio elettronico!).
Pronti a ringraziare il 2022 e a progettare il 2023? Tra poco... si parte! Non mi resta che augurarvi di celebrare degnamente la fine del 2022 e accogliere sereni il nuovo anno 2023!
Doni e punti di forza
Partiamo da noi stessi: quali sono i nostri doni, i nostri talenti, i nostri punti di forza? Serve ricordarsene perché fanno da sostegno a tutta l'impalcatura. Sono come dei piccoli doni impacchettati sotto l'albero, potremmo pensare di farne a meno, ma che Natale sarebbe senza regali!? I doni non hanno scadenza, ma in particolar modo quali pensiamo di aver trovato durante il 2022?
Consigliati da LinkedIn
Obiettivi per il 2023
Oramai sappiamo bene come si definisce un obiettivo perché è un concetto molto diffuso, e sappiamo anche che deve essere misurabile, realizzabile, con una data di scadenza e ben definito. Deve anche aver importanza, meglio un solo obiettivo "fatto bene" che tanti obiettivi inconcludenti. Quindi attenzione a fare una buona selezione, perché gli obiettivi sono come le stelle, diventano un punto di riferimento per orientarsi!
Desideri da realizzare nel 2023
La parola "desiderio" porta in se qualcosa di romantico, e tocca le nostre corde più intime. Non è fredda come la parola "obiettivo", e per fortuna, spesso, un desiderio richiede meno fatica di un obiettivo per essere realizzato (sempre che non abbiamo desideri irrealizzabili). Possiamo pensare ai nostri desideri come se fossero gli addobbi di un albero di Natale: devono essere belli e farci star bene, e devono riguardare le sfere più importanti della nostra vita: salute, famiglia, lavoro, impegno sociale/comunità, apprendimento/formazione personale e hobby.
Cose da portare... e cose da lasciare!
Cosa prendiamo di questo 2022 da portare con noi nel 2023? Cosa lasciamo? Per rispondere a questa domanda, immaginiamo di essere in questa situazione: stiamo arrivando in ritardo in stazione, abbiamo tanti, troppi bagagli con noi, il nostro treno sta per partire, il capotreno ha già fischiato e le porte stanno per chiudersi. Abbiamo la possibilità di salire sul treno con un balzo, ma dobbiamo alleggerirci lasciando i bagagli a terra, forse possiamo prendere a stento una borsa o due da portare con noi, prima che le porte si chiudano e il treno ci lasci in stazione. Ecco, siamo riusciti nell'impresa. Cosa abbiamo scelto di portare?
Cose per cui essere grat*
Avete presente la situazione di relax che si prova guardando un gatto accovacciato su un tappeto a dormire? Le cose per cui essere grat* danno proprio questa sensazione di benessere. C'è chi costruisce il barattolo della gratitudine, chi ha una lista attaccata nell'ultima pagina dell'agenda, chi preferisce tenere a mente, fatto sta che aver consapevolezza delle cose per cui essere grat* fa un gran bene!
La visione per il 2023
Scrivere la propria vision è un momento molto delicato. Si rischia di divagare, di non sentirsi abbastanza pronti a farlo, o di perdersi in tante parole con poco significato. Ecco come credo di dovermi sentire dopo aver definito la mia vision: come quando si apre una finestra in una bella giornata e l'aria fresca invade la casa. Non starò qui a spiegare come definire la vostra vision per il 2023, ma vi auguro certamente di riuscire a farlo.
Formatore teologo, autore, attore, esperto di formazione ludica e creatore di training tools. Docente universitario.
2 anniB-E-L-L-I-S-S-I-M-O!